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LA DONNA DEL RITRATTO regia di Fritz Lang

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JOKER1926     7 / 10  08/06/2012 00:46:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fritz Lang alla regia esprime costantemente una grande garanzia. Nelle sue produzioni lo spettatore si trova coinvolto in grandi storie di spessore e di somma efficienza.
Accade questo in varie pellicole, Lang non sbaglia un colpo. Anche con il film del 1944 "La donna del ritratto" la regia austriaca si dimostra all'altezza della situazione.
Con "La donna del ritratto" il pubblico è coinvolto in un film pieno di importanti sfumature, la storia fa suoi, contemporaneamente, più generi. Si viaggia sui binari del giallo e della drammaticità, si giunge alla corte di una commedia nera nel finale. Lang poliedrico.
Il film in questione sarà il preludio al prodotto della stessa regia del 1945 "La strada scarlatta", questo ultimo sicuramente più drammatico e duro da digerire.
"La donna del ritratto" invece è più barocco e, sotto determinati aspetti, funge da mastodontico esempio di esercizio di stile ove le situazioni sono almanaccate su ritmi blandi proprio per creare quella "pomposità" e armonia nel ventre contenutistico del film. Poi le ambientazioni e le particolari situazioni (quasi tutte notturne) donano quell'enfasi dominatrice e somma ispiratrice di sogni. Tecnicamente invece la fotografia è buonissima, le scenografie sono esaltate, colori vivaci. Attori in grande spolvero, sugli scudi Robinson.

Volendo poi, in chiusura, per dovere, procedere in un'analisi critica e "becera" c'è da segnalare che quello di Lang è un godibilissimo film ma attorniare ad esso lodi e sbocchi filosofici/psicologici , nella fattispecie quelli di Freud, il tutto risulta forse un po' avventato. La struttura del film compare abbastanza semplice ed elementare per essere encomiata allo spasimo.