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CONVOY - TRINCEA D'ASFALTO regia di Sam Peckinpah

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LoSpaccone     6½ / 10  10/02/2010 22:14:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tamarrissimo ed eroico allo stesso tempo. Lo scontro Kristofferson-Borgnine assume le cadenze di uno scontro epico in cui i duellanti sembrano non conscere le ragioni reali delle loro gesta, come mossi da una forza più grande di loro, pedine di un gioco universale. Per questo mi ha ricordato "L'imperatore del nord" di Aldrich.
dobel  13/02/2010 08:41:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, a questo film avrei dato di più (forse perché Peckinpah è il regista verso il quale provo maggior affetto artistico); non è il suo capolavoro, ma tratta pur sempre in modo lirico della sorte dei vinti, degli outsider, e regala un finale superbo. La risata di Borgnine ce lo rende vicino come non mai: anche lui fa parte di quel mondo, e in fondo tiene per loro; se non ci fosse Anatra di gomma non ci sarebbe nemmeno lui, lo sceriffo.. lo scopo della sua vita andrebbe in fumo. La nostalgia per un'America perduta e per un Uomo che non c'è più. Anatra di gomma e lo sceriffo hanno due cose in comune, come si dicono all'inizio del film: una è che sono due grandissimi figli di put.tana, l'altra è che 'Siamo rimasti in pochi'... meraviglioso! Tutto il cinema americano è un solo e grande Western e Sam Perckinpah ne è l'ultimo Aedo.