scantia 3 / 10 13/03/2015 22:02:06 » Rispondi Joan Lui in chiave Ciprì e Maresco. Trionfo dell'arroganza autoriale di chi pensa che per fare grande cinema siano sufficienti inquadrature a simmetria centrale, tempi inutilmente dilatati, la scelta del bianco e nero, paesaggi selvatici, simbolismi e allegorie al posto di una sceneggiatura. Il risultato finale è onanismo cerebrale autoreferenziale, nell'insopportabile pretesa che lo sperimentalismo (ma del tipo che Moretti perculava già 40 anni fa!) giustifichi ogni sciagurata scelta. E se non vi piace è perché non l'avete capito...