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LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

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Guy Picciotto     6 / 10  14/08/2014 20:30:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il protagonista Jep incarna alla perfezione l'artista (o intellettuale) di oggi, magari anche grandissimo, ma a livello di azione nullo, come tutti quelli che non riescono a superare il loro narcisismo. Poichè questo è il grande ostacolo di oggi, impantanare le proprie idee, anche rivoluzionarie, anche grandiose che siano, nel vacuo e vanesio narcisismo.
Il punto è che oggi, apertasi la fase della postmodernità, della postcristianità (concilio vaticano II eh SI) , del postumanesimo, un uomo può permettersi di valere a prescindere dall'impegno politico o della sostanza fattuale che riversa nella storia, il grande danno / inganno è questo purtroppo.
Ai tempi di Aristotele, Platone o di Hegel, l'azione aveva ancora il suo peso.
L'onanista intellettuale Jep Servo-Servillo è il prototipo dell'intellettuale odierno, non sa nemmenoc osa vuol dire condurre una vita severamente contro per dare l'esempio, la tragica tensione di dover avere a che fare con questo tipo di società allo sfascio e doversi vivere dentro. Nulla di tutto questo.
Come sottolineava l'attività di un intellettuale, anche di quello assolutamente in buona fede, per le modalità che le consentono di essere diffusa, per i rapporti gerarchici a cui si deve sottoporre l'intellettuale sia nella sua formazione (gli studi) sia nel suo inserimento nell'ambiente accademico; l'attività dell'intellettuale genera, insieme al prodotto principale che è il suo pensiero/azione, un sottoprodotto che finisce per diventare più importante del prodotto principale. Anzi diventa la vera ragione di esistenza della figura dell'intellettuale e cioè definire con più precisione, rielaborare, o addirittura creare le modalità in cui si realizza la distinzione sociale e in cui si stabilisce il divario fra le classi.
Il cardinale: " stasera lo incontro!"
interlocutore: " chi il papa?"
Il cardinale: " no Jep Gambardella"
Vaticano 2 punto zero, dal concilio vaticano II in poi sui nostri schermi.
Il film è imbellettato al meglio da un grande professionista della regia come Sorrentino, ma appunto parliamo di imbellettamento, l'arte superiore è un altra cosa. Non più di un sei risicato.