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LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

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charles     4 / 10  01/05/2014 23:18:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più che un film sembra uno spot pubblicitario multiplo, lungo e noioso.
Tra inutili feste notturne davanti al cartellone pubblicitario di un noto superalcolico, artiste sbandate col cappuccio firmato da una nota azienda di abbigliamento e una splendida Roma da cartolina per turisti, il regista napoletano che non dispiace alle banche – e che sembra volersi ispirare a Fellini, come hanno già scritto altri, ma forse cerca di copiare anche un pochino da Michelangelo Antonioni, Peter Greenaway e Sally Potter - (non) racconta una città che non sembra comprendere: e sì che di spunti nella Roma odierna e attuale (non quella banalizzata e vecchia almeno vent'anni rappresentata nel film) se ne potrevano trovare molti!
E tra una scena e l'altra di un'opera mai realmente critica, mai davvero pungente, già mi immagino il regista in smoking e alla guida di una nota utilitaria nazionale, diretto a ritirare il noto premio che consentirà ai produttori, tra l'altro, di rimborsare più agevolmente il finanziamento di 1,3 milioni di euro, erogato da una nota banca del nord dopo un'attenta analisi di credito e di mercato.
Per carità, non che la pubblicità nei film non ci sia mai stata, anzi... spesso c'è anche nei capolavori. E non che i produttori non facciano le loro stime sui profitti. Ma qui purtroppo manca il film.
Il titolo di questa operazione commerciale ormai tipicamente italiana (anche grazie ai crediti sull'imposta introdotti per legge) fa rima con tristezza.

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Scuderia2  02/05/2014 10:56:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era meglio se davi 2.
Beppe Servillo non c'è.
charles  07/05/2014 21:10:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lapsus... intendevo Toni. Grazie x la segnalazione.