golosone 8½ / 10 12/10/2013 01:25:23 » Rispondi La prima volta purtroppo l'ho visto interrompendo la visione in diverse parti e riprendendo nei giorni successivi, e forse distratto, non ne ero rimasto particolarmente colpito. Ma avevo intuito che avrei dovuto guardarlo una seconda volta per poter essere più oggettivo nei commenti. L'ho fatto, e ne sono rimasto estasiato. I riferimenti all'arte felliniana ci sono tutti, ma mi preme sottolineare di aver intravisto dei tratti dell'opera di Terrence Malick, specie nelle musiche, in certi cambi di scena improvvisi, o nel mare sul soffitto, o ancora nelle perle di saggezza della voce di Jep fuori campo. Questo film è crepuscolare, e ne rimarrà colpito solo chi nel crepuscolo c'è già entrato, per un motivo o per un altro, ed è assalito dal dolce-amaro abbraccio della nostalgia. E' incredibile come Sorrentino riesca a scaraventare lo spettatore nel cuore di temi universali e complessi, come lo sconforto di fronte alla morte, il conflitto tra temporale e spirituale nella Chiesa, la resa dell'uomo all'inesorabile scorrere del tempo testimoniata dalla decadenza di certa aristocrazia. Tutto ciò semplicemente sfiorando tali temi con le perle di saggezza di Jep, o con conversazioni apparentemente surreali o superficiali di personaggi felliniani. Una nota di merito particolare alle musiche, potenti, penetranti, persistenti, angoscianti al momento giusto. Un film superbo.