fiesta 6 / 10 28/09/2013 12:49:58 » Rispondi Qualcuno ha convinto Sorrentino che oltre ad essere un buon tecnico della macchina è anche profondo e addirittura potrebbe essere capace di insegnarci qualcosa. Io invece nei due suoi ultimi film vedo solo i tanti soldi spesi e la pochezza di fondo. Il protagonista chiede ad un'artista alla quale deve fare una intervista: "Che cos'è una vibrazione?" tacciandola di essere fumosa. E' la stessa domanda che farei a Sorrentino: "Mi spieghi i rallenty, la serie infinita di inquadrature per una singola scena, i flashback, le massime, l'intreccio di cinque storie diverse rigorosamente solo accennate, la giraffa e i cigni, il mago e la santa, mi spieghi in sintesi cosa per lei vuol dire artista?". Sono sicuro che mi risponderebbe:" Dovevo fare un film alla Dolce Vita molto lungo ma purtroppo non ho niente da dire. A parte qualche sketch simpatico e la bellezza di Roma tutto ciò che mi resta è la regia,quindi preferisco sempre mettere un'inquadratura in più per mostrare quanto sia bravo. Alla fine volevo dire qualcosa di importante ma senza prendermi tanto sul serio,solo che mi prendo così tanto seriamente che anche quando mi prendo poco seriamente non posso fare a meno di essere pretenzioso." Ha fatto tesoro di ciò che erano i suoi limiti che inizialmente accettavo pensando che un giorno li avrebbe superati. Ora proprio non mi piace più. Carlo Verdone e Carlo Buccirosso le uniche note positive e poi il talento innato per la regia.
Larry Filmaiolo 06/10/2013 19:51:34 » Rispondi Condivido in pieno, specialmente il paradosso del "prendersi sul serio"