caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
giuliowi     7 / 10  08/06/2013 11:12:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film è molto complesso e non di semplice comprensione, come un po' tutti i film di Sorrentino.
Inizia con un ritmo frenetico, quasi fastidioso dove le immagini di una festa si sovrappongono violentemente a ritmo di musica mentre la fine dell'opera sarà caratterizzata da un ritmo pacato e lento, quasi celestiale, probabilmente per sottolineare un cambiamento, un inizio di un nuovo persorso che parte dalle origini e che tralascia tutto il rumore che spesso caratterizza una vita all'apparenza movimentata ma eternamente vuota, quasi a sottolineare la maestosità della fede che può portare ognuno di noi ad un percorso nuovo, alla riflessione, alla ripartenza, all'ispirazione o semplicemente all'illusione. E' alla fine del film che l'autore decide di ricominciare a scrivere.

Tutt la prima parte del film il protagonista vive la sua vita in maniera passiva con sguardi e pensieri sempre proiettati al passato (il racconto della prima esperienza sessuale, delle opere scritte da giovane, di quello che si era in passato). Anche il cinismo presente nel carattere del personaggio principale dimostra un disagio e la sottile intolleranza che spesso le persone benestanti e annoiate possidono nel loro dna caratteriale e manifestano la cattiveria con estrema educazione, la stessa che nasconde una capacità psicologica di ferire le persone più deboli, la stessa che li mette in mostra e che evidenzia l'egocentrismo dell'essere umano.
Persino al funerale si manifestano dei comportamenti pieni di egocentrismo: la scelta del vestito, il saluto davanti agli occhi di tutta la platea ai familiari della vittima, il pianto durante il trasporto della bara, tutti comportamenti poco naturali e studiati per poter rimanere al centro dell'attenzione, per dimostrare al mondo di essere sempre in prima fila.

L'arroganza delle persone ricche che vivono di opere d'arte astratte, che spesso hanno la lingua troppo lunga e conoscono poco il ritengo perchè abiutate a dare una spiegazione a tutto, abituate ad avere sempre ragione, a permettersi le cose con facilità, perchè annoiate, perchè gelose, perchè lontane dal vero senso della realtà che accumuna le persone comuni, quelle che lavorano con sacrificio per arrivare a fine mese, ad esempio.
Le feste a ritmo di musica dance con alcol e cocaina, feste che sembrano riempire la vita di allegria ma che invece sottolineano il vuoto presente in certe vite, fatte di apparenza, vuote come è vuoto quello che lasciano.

Il protagonista, Servillo, ad un certo punto quando si trova sdraiato con il personaggio incarnato dalla Ferilli, chiede: "lo vedi il mare sul soffitto?". La ricerca passiva attorno alle proprie mura di qualcosa lontana, di qualcosa di grande, di qualcosa che è sempre presente e che è reale.

Il protagonista ad un certo punto del film si accorge davvero di essere solo e si percepisce la paura accompagnata da un senso di ricerca, camminare per Roma la notte per incontrare vecchie amicizie, girovagare nel vuoto del presente, sentirsi abbandonato quando persino l'amico "sfigato" incarnato da Carlo Verdone decide di andarsene. Rimanere da solo in compagnia di una giraffa che addirittura scompare.
I dialoghi del film sono molto belli e i significati che si possono dare alla storia sono molteplici.
Un film difficile ma pieno di spunti di riflessione, un film che nel bene o nel male crea un brusio, un film amaro, con poco zucchero, un film notturno che non dona felicità ma che fa pensare e parlare.
Sicuramente un opera d'arte riuscita.
Invia una mail all'autore del commento marlamarlad  08/06/2013 18:00:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che tante cose avresti dovute inserirle nello spoiler, perché cosi' rubi la sorpresa a chi ti legge.
Metto nello spoiler la scena del funerale, io l'ho vista in un altro modo.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER