caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Totius     8½ / 10  01/06/2013 13:45:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mezzo punto in più perchè amo Sorrentino ed ogni suo respiro artistico.
Detto ciò concordo con chi mi ha preceduto. Una decadenza che si protrae da 2000 anni. E partendo da Moravia che afferma che Roma spaccia per "senso di eternità" ciò che altro non è che "atonia morale", Sorrentino continua l'opera bellissima (ma a mio avviso se non sopravvalutata, quantomeno estremamente "fanatizzata") della Dolce Vita. E lo fa a suo modo come fu per "This must be the place": prendendo un personaggio sempre in potenza e mai completamente in atto, perchè forse l'atto completo è quella Grande Bellezza a cui si aspira ma non si può raggiungere. L'eccesso di vita e di mondanità come estrema ricerca di senso alla vita stessa. Mentre personaggi come Sartre in Francia narravano questo senso attraverso il malessere, o la Nausea del "mal de vivre", oggi Toni/Jep è il nuovo Marcello che inseguiva una splendida creatura dentro la fontana di Trevi per dare senso ad una notte romana. Una delle tante.
E non c'è alcuna critica o alcuna presa di posizione moralizzatrice in questo. Sorrentino scatta una foto. E ne coglie gli aspetti più nitidi scavando nelle macerie e miserie di una società opulenta fine a se stessa.
andreapau  01/06/2013 16:10:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo e grazie per la citazione