The Gaunt 7½ / 10 26/05/2013 13:48:52 » Rispondi Tre storie che scorrono parallele, tre percorsi differenti con una fine inevitabile, segnati principalmente dal fallimento, professionali e familiari del ruolo maschile di marito e padre. Si vede l'influenza di Haneke in questo film della Serhaug: molte inquadrature fisse, l'importanza del fuori campo e la costruzione dell'ambito domestico simile ad una prigione opprimente. Non ci sono ambienti degradati socialmente, ma contesti che visti dal di fuori potrebbero essere considerati normali, come diversa è la fascia di età delle tre coppie, quasi a ribadire che non ci sono barriere di età o ceto per determinare tali eventi. Eventi che si manifestano in maniera differente: dalla violenza quotidiana, alla rabbia strisciante che fa perdere gradualmente il controllo, fino alla pianificazione dell'omicidio. Frustrazione, disperazione e rabbia di carnefici che si sentono vittime, che osservano nel volto della persona e delle persone più vicine il loro stesso fallimento. Un film molto interessante, un percorso nelle angosce che si nascondono nelle quattro mura domestiche.