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IL GRANDE GATSBY (2013) regia di Baz Luhrmann

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John Nada     6½ / 10  24/11/2014 20:33:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peccato: ottima la scenografia, belli i costumi, colonna sonora volutamente anacronistica ma particolare, spunto di partenza interessante però...però manca la ciccia.
La trama non è nulla di originale ma di spunti ne offrirebbe, non che sia una "storia d'amore" mai raccontata o freschissima (d'altronde la fonte è pur sempre un romanzo di quasi 100 anni fa già ampiamente ripescato dal cinema in precedenza) però di cose da raccontare ce ne sarebbero.
Il film invece per larga parte sembra più una parata di bravura del regista che un qualcosa che voglia emozionarti o mostrarti qualcosa su cui riflettere, la parte centrale arranca, perdendo di vista l'obiettivo, salvo poi cercare con una parte finale eccessivamente sbrigativa e meno emozionante di quello che vorrebbe essere di riprendere il filo del discorso.

Insomma il punto forte del film è proprio la prima mezzora, quella nella quale assistiamo ad un'introduzione fresca, quasi favolistica, surreale, che ci incuriosisce e ci spinge a chiederci chi sia questo Gatsby e poi a meravigliarci con i colori delle sue feste e delle sue invenzioni. Allo stesso tempo però è proprio da lì che nascono le pecche di una operazione di questo tipo: il film dopo quella prima mezzora deve cominciare a raccontare e a "mettere in atto" oltre che a mostrare solamente ed è lì che si perde: il regista sembra ancora interessato a mostrare le sue immagini patinate, il suo Di Caprio immerso in atteggiamenti e costumi quasi da spot o da videoclip quando invece dovrebbe conferire drammaticità e profondità al film.
Il tutto quindi comincia a farsi noioso, a tradire non il romanzo ma il film stesso che con un inizio così fresco e particolare aveva osato rileggere il romanzo in chiave anacronistica e surreale, nella parte centrale abbiamo soltanto fredda rilettura ed immagini finto-artistiche.

Il finale è sicuramente migliore ma dopo tanto girare a vuoto sembra affrettato, tanto spazio concesso a mostrare cose di poco conto e poi quando il tutto dovrebbe raggiungere il giusto fine, quando il tutto dovrebbe convergere verso un qualcosa di compiuto e profondo finisce per risultare sbrigativo, poco "potente", non emozionante quanto vorrebbe. Purtroppo non aiutano le interpretazioni dei personaggi che risultano piatte e a tratti irritanti ( Carey Mulligan non mi è piaciuta per niente), a parte il sempre bravo Di Caprio che ce la mette tutta e riesce a portare a casa un'interpretazione convincente anche se non di certo la migliore della sua carriera.

Insomma la confezione è bella, ma il regista a tratti sembra troppo concentrato a renderla ancora più colorate e gigantesca anzichè pensare maggiormente a quello che questa scatola avrebbe potuto contenere, così com'è contiene buoni spunti non messi a fuoco a dovere.