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IL GRANDE GATSBY (2013) regia di Baz Luhrmann

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  17/02/2014 13:28:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il marchio di fabbrica di Baz Luhrmann ormai lo riconoscono pure i sassi: esagerazione, sfrontatezza visiva, montaggio frenetico, opulenza scenografica, complesse coreografie, abiti sgargianti, musiche ispiratissime possibilmente in contrasto temporale con l'epoca dei fatti narrati.
Non manca nulla di questi tratti distintivi nella nuova opera del regista australiano, ma ciò che in "Moulin Rouge" si rivelava perfetto espediente per mettere in scena i tormenti amorosi di Satine e Christian, ne "Il grande Gatsby" non si spinge oltre la celebrazione dell'effimero momento di follia consumistica che si respirava a New York prima del crollo di Wall Street. Ma qui ci si ferma, nonostante un'interpretazione misurata e notevole di Leonardo Di Caprio.
Il film infatti non ispira alcun coinvolgimento, appare mai irruento dal punto di vista emotivo e trattandosi di una tormentata storia d'amore mi pare impossibile non constatare che Luhrmann questa volta abbia privilegiato la forma ai contenuti. Il desiderio di rendere la grandezza del romanzo di Fitzgerald attarverso uno stile rutilante, a tratti tracimante nel sovraccarico e nel kitsch (la prima apparizione di Gatsby in tal senso è inguardabile), è un'idea apprezzabile annegata dalla sciatta aridità con cui vengono sviscerate le varie relazioni.
Manca l'indispensabile afflato tragico in quella che in fin dei conti è un'ostentazione di stampo circense, tutto è fittizio come le pompose feste che il protagonsita organizza a ripetizione per attirare il suo perduto amore. Gatsby ha tutto ciò che vuole, tranne l'unica cosa di cui avrebbe davvero bisogno e Luhrmann marcia su questo paradosso fino a ruzzolare con goffaggine nel dramma più vicino al romanzetto rosa per signore attempate che invece magnificare uno dei romanzi (giustamente) più celebri del secolo scorso.
Infine parole d'elogio per il cast; molto bravo Edgerton, Maguire e Mulligan promossi pur senza entusiasmare, interessanti la Fisher e la Debicki, due volti non troppo noti ma abili nel farsi notare.