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LA CASA (2013) regia di Fede Alvarez

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  03/09/2013 10:30:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scelta spavalda quella dell'uruguagio Fede Alvarez, fallire il remake di un capolavoro assoluto dell'horror come "La casa" avrebbe potuto significare carriera stroncata ancora prima di cominciare. Ed invece il giovane regista contempla con umiltà il blasonato primo episodio della nota trilogia, fornendone una versione aggiornata molto liberamente senza rifare il verso a Raimi in maniera servile. Si perde in ironia e senso di minaccia, si guadagna in sangue e ritmo, decisamente frenetico con parecchie piccole sequenze incastrate splendidamente tra loro. Poi inutile dire che l'originale bosco di tenebra sia un mondo inarrivabile, basti pensare che le possessioni di allora restano molto più inquietanti di quelle attuali. Cancellate le mitiche mutazioni di plastilina animate in stop-motion Alvarez ricorre a efferatezze varie ed un finale felicissimo, con sferzante temporale al sangue di gran effetto scenico.
I personaggi restano poco più che macchiette, non avendo a dispozione una carta del valore di Bruce Campbell si abbozza un intreccio appena più definito rispetto la semplice gita in campagna. L'espediente delle crisi d'astinenza è ben servito, e l'interazione tra i personaggi è tutto sommato accettabile anche se le due tipe non protagoniste hanno ruoli pre-possessione troppo sciapi, avranno tuttavia occasione di riscattarsi una volta entrati nel vivo del macabro show.
In definitiva ci si diverte eccome; Alvarez mostra personalità e doti non comuni, gira un horror senza particolari rivoluzioni eppure non annoia mai anche se non raggiunge la solidità dell'originale. In tal senso non aiuta la sceneggiatura fin troppo stratificata nella definizione della controparte maligna. Tra demoni mangiatori di anime, stregonerie, possessioni e vegetazione lussuriosa si rischia di perdere un po' il filo, comunque tutto sommato ciò influisce fino ad un certo punto.
Tra tanti remake deludenti finalmente un prodotto che pur tradendo l'evidente fine commerciale rievoca con rispetto ciò che lo ha preceduto.