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IRON MAN 3 regia di Shane Black

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  30/08/2013 11:02:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già presenti nei precedenti capitoli gli spunti comici diventano predominanti quasi quanto gli effetti speciali in questo terzo segmento diretto da Shane Black. Il regista di "Kiss Kiss Bang Bang" rileva dietro la mdp John Favreau (comunque presente nel ruolo del fidato Happy); il passaggio non è indolore e l'obiettivo di mettere in luce l'umanità di Tony Stark è tutto sommato fallimentare.
Il simpatico spaccone viene messo a nudo nel vero senso della parola, spesso in scena senza la possente armatura soffre una serie di incertezze assolutamente inedite per il personaggio. Attacchi di panico e un' iniziale incapacità di comprendere la pericolosa portata dei suoi nemici lo rendono un supereroe "problematico" al pari di parecchi colleghi. Con Iron man però la cosa funziona relativamente, il suo malessere si presente in modo credibile ma viene sviluppato (e poi risolto) con troppa superficialità.
La costruzione psicologica del personaggio fa quindi un passo indietro in questo capitolo, fortunatamente il lato più disimpegnato resta accettabile con una discreta serie di scene action e una parata di armature modificate a spiccare nel pirotecnico finale.
Purtroppo i parecchi intermezzi leggeri sviliscono la drammaticità dei fatti che, oltre a vedere Stark in guai seri, constano in una minaccia (come da tradizione) planetaria che coinvolgerà direttamente anche l'algida Potts, questa volta utilizzata non solo come elegante statuina in quella che è una delle migliori trovate di sceneggiatura. Discutibile invece l'incredibile rivisitazione della figura de Il Mandarino, con i fans duri e puri del comics probabilmente mortificati, mentre Guy Pearce è un villain poco memorabile mosso da una follia che non inquieta.
Iron man perde smalto come supereroe e cresce come uomo in modo forzato. Il divertimento non manca ma oltre ad esplosioni e combattimenti sarebbe stato gradito imbattersi in qualcosa di meno farsesco.