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IRON MAN 3 regia di Shane Black

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Dom Cobb     7½ / 10  27/04/2013 19:26:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In seguito agli "eventi di New York" (vale a dire quanto accaduto in The Avengers) il miliardario-playboy-filantropo Tony Stark soffre di insonnia e di continui attacchi di panico, per distrarsi dai quali ha messo insieme un vasto campionario di armature Iron Man. A dare una sistemata alla sua psiche ci penserà una rapida successione di attentati rivendicati da un pazzo noto come il Mandarino, un attacco alla villa dell'uomo di ferro e il ritorno dal passato di alcuni "demoni", fra i quali lo squilibrato Aldrich Killian e il suo progetto Extremis...
Premettendo che il mio film preferito della trilogia resta il secondo, questo episodio finale riesce quasi ad uguagliarlo in qualità. Sicuramente l'azione è notevolmente aumentata e meglio equilibrata che nei precedenti due episodi, e il cambio di regia da Jon Favreau (che qui torna ad impersonare il capo della sicurezza di Tony Stark) a Shane Black ha come conseguenza il piede premuto sul pedale della spettacolarità, dell'epicità e della risata.
Bene o male, l'aumento a livello esponenziale di questi tre ingredienti e la loro "convivenza" funziona alla grande, per quanto alcuni accorgimenti qui e là gli impediscano di rendere il film al 100% migliore dei predecessori.
La prima cosa da lodare è il cast e la sua gestione: a capo della baracca troviamo il solito, maiuscolo Downey Jr, stavolta non solo mattatore della pellicola a livello comico, ma anche protagonista di alcune sequenze drammatiche piuttosto efficaci a livello emotivo;


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subito dietro un luciferino Guy Pearce, il quale con la sua acconciatura, la sua eleganza, la sua spietatezza, la sua man mano sempre maggiore insanità mentale è senza alcun dubbio il villain più completo, più "cattivo" della trilogia, seguito a ruota dalla Paltrow in un ruolo maggiore di quanto possa sembrare a una prima occhiata


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e un Ben Kingsley che ha l'aria di essersi divertito un mondo a ricoprire il ruolo (nel vero senso della parola) del Mandarino.
Un altro punto a favore del film è la trama: non che vi siano colpi di scena sensazionali, anzi, nel suo incedere può risultare a tratti anche prevedibile, ma ha l'innegabile pregio di porre al centro dell'attenzione Tony, il suo personaggio, i suoi problemi e la sua mente. Allo stesso tempo, però, la trama stessa rappresenta allo stesso tempo un problema, che però esporrò meglio più avanti.
Da segnalare vi è anche la regia di Black: essa riesce a rendere il film grande, big, in un modo che ai precedenti due film non era proprio riuscito, ed è anche garante di scene d'azione adrenaliniche caratterizzate da effetti speciali davvero strepitosi. Alla sceneggiatura è inoltre da accreditare uno degli spunti più creativi del film riguardanti l'armatura e il modo in cui viene messa, che ho trovato davvero ben pensato.
Qui, però, iniziano i problemi: come ho già accennato, la trama è sia un pregio che un difetto, in quanto sì, riesce a sottolineare il personaggio di Tony e delle sue psicosi, ma sotto altri aspetti se ne cala parecchio


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e in più punti il film mi sembrava permeato di un'atmosfera patriottica ancora più forti che in Captain America. Vi sono, inoltre, alcune "rivelazioni" che potrebbero non soddisfare i fan accaniti del fumetto (a me è sembrato un eccellente spunto comico).
Tuttavia i problemi iniziano e finiscono qui, se si esclude una voce narrante che a tratti disturba. Fra mille peripezie e voltafaccia si arriva a una battaglia finale che non delude e a un epilogo nostalgico e, a modo suo, malinconico, che potrebbe anche rappresentare una vera e propria conclusione della saga (speriamo solo momentanea).
Conclusione, per quel che mi riguarda, più che soddisfacente.