uito 6½ / 10 12/06/2014 19:39:22 » Rispondi La performance registica d'esordio del Gassman-figlio d'arte è abbastanza audace soprattutto perchè va a toccare un argomento complesso quale il rapporto padre/figlio (in verità abusato ma sempre d'attualità soprattutto nell'ambito del mondo della immigrazione e della emarginazione sociale). Inerpicandosi su sentieri impervi il cineasta si adopera egregiamente inserendo qua e là personaggi iper-realisti o decisamente naif che finiscono per disorientare non poco con qualche licenza pulp nel tessuto di una fotografia in bianco/nero ipersatura e quasi abbagliante. Tuttavia una nota stonata deriva dal tono irritante e quasi macchiettistico con cui lo stesso Gassman si adopera nel voler scimmiottare il linguaggio (rumeno- taroccato) con esito decisamente inappropriato e fuori contesto.....