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FERIE D'AGOSTO regia di Paolo Virzì

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SOFI     8½ / 10  23/09/2008 17:19:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Brillante. E' il primo aggettivo che mi salta in mente ripensando a questo film.
Brillante perchè Virzì sceglie le ferie: le tanto famigerate ferie d'agosto, in grado di offrire possibilità d'incontri improbabili, in grado di far uscire il meglio e il peggio di sè. I personaggi non sono affatto stereotipati, magari lo fossero. Sono dannatamente reali. Graffiante: tra le cocce di cocomero buttate a mare dai "romani burini" si stagliano le "illuminate menti della cultura", talmente aperte e solari da concedere sottili e ironiche risatine per cacciare vicini "di tale bizzarra fattura". L'apparenza è il tema dominante: l'apparenza del materialismo, dei soldi e dei gioielli ostentati: un'apparenza che sa solo generare razzismo. L'apparenza del "multiculturalismo": vestirsi di stracci, fumare canne, suonare chitarre e accettare lesbiche sarebbe meravigllioso, davvero, se a ciò però corrispondesse anche l'apertura verso chi è veramente "differente" dal proprio coltissimo centro. Apparenza, apparenza e ancora apparenza, fino ad una delle più tristi realtà: l'urlo finale della ragazzina che corre verso la nave e vorrebbe trascinar via anche le grida sommesse dell'intera famiglia.