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DAGMAR - L'ANIMA DEI VICHINGHI regia di Roar Uthaug

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  15/04/2013 11:46:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli incantevoli scenari della natura scandinava fanno da sfondo a questa storia collocata in epoca medievale.
Una famiglia diretta verso luoghi dove la peste non ha attecchito viene massacrata da spietati predoni capitananti dalla carismatica Dagmar.
Resta in vita solo Signe, adolescente terrorizzata, rapita e portata al campo base dagli assassini. Dopo una notte di prigionia intraprenderà la lunga e pericolosa fuga verso la libertà in compagnia di un' inaspettata alleata.
Trama che più elementare non si può con tutti i sottotesti possibili appena accennati e quindi abbandonati senza remore, con ragazzine non poi così sprovvedute braccate da un branco di barbari brutti, sporchi e cattivi, sino al raggiungimento dell' inevitabile catarsi vendicativa e sanguinosa tutt'altro che credibile.
Action dall'ambientazione inusuale nella quale Roar Uthaug, noto per aver dato il via alla saga horror "Fritt Vilt", mostra vecchi limiti, ossia alle notevoli qualità registiche non fa seguire quel quid fantasioso in grado di donare la giusta qualità ai suoi lavori, non riuscendo mai a trasfomare il prodotto da intrattenimento innocuo in qualcosa di più sfaccettato e degno di maggior considerazione.
"Escape" è un prodottino passabile, imperniato su massicce dosi d'azione cui aderisce bene un cast che svolge senza sbavature il proprio lavoro.
Da paura la definizione dei personaggi, con alcuni elementi ai qauli non viene concessa neppure mezza battuta, figure buone per far numero e mettere un po' di carne al fuoco allungando disperatamente l'idea di partenza.
In definitiva una pellicola evitabile, per quanto non sia irritante e si digerisca senza affanni.