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AMERICAN MARY regia di Jen Soska, Sylvia Soska

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Giovans91     7½ / 10  05/12/2014 15:30:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un po' rape and revenge, un po' racconto di formazione, un po' horror chirurgico, American Mary è soprattutto la storia di un personaggio che trova la propria dimensione in mezzo a una galleria di freak, reietti e delinquenti.
Il film ha davvero del potenziale, soprattutto per quanto riguarda la protagonista Mary Manson (Katharine Isabelle) perfettamente nella parte della studentessa di medicina. La ragazza si trova improvvisamente nel bel mezzo del mercato della chirurgia estetica clandestina (una sorta di inferno underground dentro un locale striptease). Le cose si fanno davvero serie e il film prende vita con crudelissima originalità visiva ma non mostrando eccessivamente, lasciando allo spettatore il compito di riempire con la sua immaginazione gli spazi
La protagonista Mary Manson (vista quasi come un angelo salvifico sensuale innocente-vendicatore), diventa una poetessa della chirurgia, di chi vuole cambiare di chi vuole mutare la propria forma con sembianze spesso simili a quelle del Diavolo o di un Dio. A vincere in questo film è la curiosità…
Pellicola estrema, malata e folle, che ha fatto osannare le registe Soska (presenti nel film in un piccolo cameo nel ruolo di due gemelle dark) come le gemelle della rinascita del cinema di genere canadese. Il sangue scorre a fiumi, con numerose scene hard e di nudo, ma la pellicola è quanto più distante si possa trovare dal Torture porn, più simile a una storia drammatica crudele.
Un film dichiaratamente 'femminista'. American Mary si presta a diventare un piccolo capolavoro del nuovo cinema horror al femminile.