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HITCHCOCK regia di Sacha Gervasi

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  15/04/2013 19:00:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In genere può essere noioso aspettarsi la scena clou di un biopic, o magari hai letto l'autobiografia (altro fattore di noia) e ti ritieni un intenditore, e bla bla bla, ma il fatto positivo di questo Hitchcock è che probabilmente è uno di quei film da cui non sai cosa aspettarti. Ci sono tante forzature, vero, l'occhio indiscreto che scruta un po' troppo nella vita privata del Maestro, o il codice Hays, un po' troppo esposto visto che prima di Psycho sono uscite pellicole "scandalose" ed esplosive come L'uomo dal braccio d'oro, un tram che si chiama desiderio, Johnny Guitar e Dietro lo specchio. E il regista insiste troppo sul concetto prevedibile che "dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna", privilegiando l'aspetto materno della misconosciuta consorte.
Magari Scarlett Johansson è una Janet Leigh discreta ma ovvia, però Hopkins è un Hitch strepitoso, e tanto ci basta. Ora bonario ora inquietante nella sua duplicità. I pregi del film sono comunque altri: la scelta registica con cui si apre e si chiude il film e la lavorazione di Psyco, l'ineffabile humour nero immortalato dalla sequenza dove Hitch presenta agli addetti ai lavori fotografie di crimine efferato suscitando ripugnanza ma anche "curiosità", e la strepitosa "prima" di Psyco, con il vecchio sadico a partecipare alle sconvolgenti urla degli spettatori. E a ripensarci è un film pieno di momenti memorabili, proprio come i suoi film, che arriva a citare nientemeno che Shining ("Lei sa cosa bisogna fare in questi casi"). E non a caso, il capolavoro di Kubrick è indirettamente ispirato proprio da Norman Bates e le sue ossessioni