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COME UN TUONO regia di Derek Cianfrance

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  18/10/2013 11:52:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Due padri. Uno fa lo stuntman oltre che il rapinatore per necessità. L'altro è poliziotto ligio al suo dovere, soprattutto ambizioso. Le loro vite si incrociano un pomeriggio poi concluso a sanguinare.
Quindici anni dopo toccherà ai loro figli disseppellire quei fatti che reclamano un'adeguata chiusura del cerchio.
Quattro storie di uomini, tutti fiaccati da un dolore che li divora da dentro e che difficilmente può essere cancellato. Dolore che si chiama impossibilità e incapacità di essere un padre come si deve, oppure che ha forma di rimorso troppo grande per essere assorbito. Angustie determinanti colpe paterne che si abbattono sui figli, essi stessi disperati nella ricerca di un posto nel mondo o spaventati all'idea di conoscere una verità desolante.
Eredità pesanti in una pellicola che Cianfrance immerge splendidamente ancora una volta in ambiti famigliari imperfetti, in cui l'affetto è impossibile da esplicitare completamente. Il regista a livello narrativo non inventa nulla ma cesella la storia su personaggi carismatici, mossi da istinti viscerali sulle note della mai invasiva e suggestiva colonna sonora partorita dalla folle mente di Mike Patton.
Storie che si intersecano quindi, penetrando con furore in vissuti solo in apparenza agli antipodi ; sino alla resa dei conti, a sua volta ancorata ad un luogo del passato dove si sarebbe potuto interrompere prima, ovviamente non certo in modo accomodante, questo tourbillon generazionale.
La cieca sudditanza al fato può essere aggirata, si tratta di scelte non più istintive o imposte, ma ponderate sino a raggiungere una catarsi illusoria, probabilmente appena sufficiente per spezzare quelle catene forgiate da insostenibili non detti.
Da premiare l'idea di eliminare l'impatto glamour dei tre attori più conosciuti. Ecco allora Bradley Cooper senza barbetta versione bamboccio, Gosling ipertatuato e biondo platino ed infine la Mendes rinsecchita a tal punto da perdere l'innata sensualità. Persone normali, in un contesto provinciale in cui l'anormalità è dettata dalle malefatte di un destino bastardo di cui Cianfrance è illuminato portavoce.