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COME UN TUONO regia di Derek Cianfrance

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  15/04/2013 18:47:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dall'incipit (piano-sequenza) Gosling non cattura più di tanto la mia attenzione, per meglio dire il cliché del bello e dannato è piuttosto abusato, al cinema. Certamente è un personaggio molto anni 80" (chi ricorda Amare con rabbia con Aidan Quinn?), una sorta di antisegnano, in veste autoriale, di Vin Diesel e le sue rutilanti corse in auto. Ma a parte tutto questo Valentino Rossi con la pistola in pugno non esprime una concreta (voglia di) paternità per restare nel ricordo delle "mele marce" da difendere. Poi il film prende una piega diversa, cominciando dal bellissimo personaggio di Bradley Cooper, uomo di legge e di coscienza che però a poco a poco perde la sua proverbiale debolezza per trasformarsi in un cinico arrivista. Il tutto nel segno di una ritrovata moralità sociale. Che poi è il ribaltamento di quel capolavoro che poteva essere FLIGHT di Zemeckis, con l'eroe che volta le spalle alle sue ambigue sicurezze. E come nel film di Zemeckis, "Come un tuono" sprigiona una potenza visiva ed emotiva senza eguali nonostante l'affettazione dei suoi personaggi (ehm sfumature che mancano quando servono). Padri assenti = figli di papà insoddisfatti e s.t.r.o.n.z.i. quanto basta o figli illegittimi che chiedono di conoscere la verità? Un buon film, sicuramente, se il brodo non si allungasse più del dovuto, e comunque per metà uno dei migliori prodotti cinematografici della stagione (per metà). Con queste tracce di 80's (Hall and Oates) e modernità (Bon Iver) e il furore paterno di un idolo precoce e sciagurato (mi scuso con i fans di Gosling). Bradley Cooper è ormai una garanzia e non soltanto "l'uomo più sexy del pianeta" secondo i sondaggi. La sua credibilità va oltre la difesa morale di un personaggio che diventa ora rispettabile ora opportunista, ma figlio di una strana giostra "morale" che mette i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Una fotografia in tasca può dire tutto. Piace l'idea di un cinema che sfora tutti i meccanismi (thriller e dramma umanista) per uno spettacolo da prima serata. Un cinema che guarda al presente e a quel decennio (non fatemelo ripetere) che era già puro edonismo di quanto accaduto due o tre decenni prima. Che poi sia persuasivo soprattutto nella parte centrale, è un altro discorso. Puoi rapire l'eternità in un attimo
Strix  10/05/2013 02:48:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bel commento, però attenzione agli spoiler