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LO HOBBIT - LA DESOLAZIONE DI SMAUG regia di Peter Jackson

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Terry Malloy     7 / 10  26/12/2013 12:14:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Do mezzo punto in più per la simpatia universale che provo per Jackson e le saghe tolkeniane.

Tuttavia, questo secondo capitolo, nonostante la fiducia forse esagerata che avevo riposto nel primo, mi ha abbastanza deluso. Troppo lungo, un po' noiosetto, privo di temi profondi che facciano da cardini dell'impianto narrativo, "La desolazione di Smaug" è un romanzo greco di peripezie e avventure con effetto brodaglia di sensazioni che è poi la malattia cancerosa del cinema di oggi. I nani, ormai è assodato, sono personaggi poco carismatici, adatti a rimanere caratteri collaterali come lo era Gimli in LOTR. Gli elfi sono lo zimbello del film, la storia d'amore tra Tauriel e il nano alto è semplicemente patetica oltreché priva di qualsiasi interesse, alcuni personaggi come Beorn sono inutili e anti-epici, e gli orchi hanno un QI superiore a qualsiasi altra razza che compare nel film. Troppe musichette smielate e troppe lingue fittizie. Ciò che salva in corner questa seconda parte è, senza troppe sorprese, proprio Smaug il quale sembra immune da quel velo di imbarazzo che ricopre gli altri (anche Gandalf, Radagast, i vari nemici e soprattutto Thranduil) e si presenta come un vero monstrum epico, dalla dizione impeccabile ed evocativa, e da una statura morale che costituisce da sola l'idea principale di tutte le follie immaginative di Tolkien: l'avidità, il potere.

Rimane un grandioso prodotto di intrattenimento commerciale, che ha il macro-difetto di durare davvero troppo. Si rischia il sonno, o perlomeno lo sbadiglio reiterato. Più che avere qualità positive questo film ne ha di negative: diciamo che guardando "La desolazione di Smaug" si capisce ancora di più quali erano i punti di forza de Il Signore degli Anelli.

"Ladro!"