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LO HOBBIT - LA DESOLAZIONE DI SMAUG regia di Peter Jackson

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elio91     8½ / 10  23/12/2013 23:52:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avevo sottovalutato Peter Jackson. Molto scettico alla notizia dei 3 film per la trasposizione di un romanzo meno corposo del Signore degli anelli, sin dall'inizio avevo esposto le mie perplessità nei confronti del famigerato "allungamento del brodo" cui inevitabilmente "Lo Hobbit" sarebbe stato sottoposto. Ma Jackson ha allungato il brodo alla grande, e alla fine ne vuoi ancora.
Fermo restando che questa serie di prequel si sta rivelando molto più giocosa del "Signore degli anelli", ma non meno epica, "La desolazione di Smaug" è se possibile ancora più bello del precedente capitolo che pure aveva dalla sua tante ottime cose.
Forse la bellezza vera e propria sta nella capacità di Jackson di ampliare il mondo di Tolkien senza tradire del tutto lo spirito dell'originale, ma ammiccandovi e rendendolo più coeso nella sua controparte filmica: quindi non è disturbante rivedere un Orlando Bloom, anzi fa parte del grande gioco, cosi come i riferimenti a Gimli, o la natura del Negromante.
Gli elementi messi in campo da Jackson rendono questo secondo capitolo de Lo Hobbit meno fedele nella trama a quello di Tolkien, ma non in maniera tale da fare urlare allo scandalo.
La bravura del regista sta tutta qui: nel riproporre situazioni che richiamano la saga originale e momenti d'azione a tratti simili senza mai scadere nella ripetitività, con locations mai viste e situazioni spettacolari che sconfinano in un grandioso "sense of wonder". Dalla fuga nei barili alla straordinaria battaglia finale (che non finisce, è bene dirlo) con un impressionante Smaug, gli effetti speciali sono magnifici e le implicazioni che collegano questo Hobbit al Signore degli anelli sono messe in gioco dal regista in modo esplicito: è sempre l'avidità il bersaglio principale, il bisogno ossessivo di "tesori" che consuma e conduce alla pazzia chi è attratto da questa folle febbre dell'oro.
Sarà davvero dura aspettare ora l'ultimo capitolo per un'altra lunga stagione, dopo tanto entusiasmo e divertimento. Ecco, se dovessi definire "Lo Hobbit" per quel che vale direi: puro cinema di divertimento, fantasy nel vero senso della parola, una continua fonte di situazioni e azioni meravigliose in cui gli effetti digitali la fanno da padrone ma senza prendere il sopravvento sulla creatività. E dove anche i momenti lirici, seppur non essendo nulla di cosi eccezionale, riescono a commuovere anche grazie alla bella colonna sonora.

A proposito, ma quanto è bona Evangeline Lilly che inizialmente ero convinto fosse Liv Tyler. L'aggiunta del suo personaggio per ora non dice nulla di che, sia chiaro, e la sua sorte sembra già ben definita anche nei rapporti con Legolas. Però in un film pieno di nani barbuti, mezzi uomini coi piedi pelosi e orchi repellenti, una bella gnocca dalle orecchie appuntite non fa mai male!
Harpo  24/12/2013 02:29:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravissimo! a queste feste, papà natale ti porterà un mio cartonato in scala 19:1, che dovrai mettere davanti al palazzo.
elio91  24/12/2013 10:11:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SIIIIII, grazie papà Natale, ho scritto apposta questo commento!!!