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GUINEA PIG: HE NEVER DIES regia di -

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  27/02/2017 09:56:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispetto ai primi due capitoli si abbandona la brutalità puntando decisi sullo shock visivo accoppiato al lato grottesco. Protagonista di questo mediometraggio è un impiegato stanco di vivere perchè vessato un po' da tutti, decide così di farla finita, ma ben presto comprende di non poter morire. Una sorta di black comedy splatter dai toni surreali, azzeccatissimi soprattutto nel finale, per una trama basata semplicemente su una serie di automutilazioni sempre supportate da effetti speciali all'altezza.
Il lato gore è quindi presente in dose massiccia, ma non impressiona, sempre non si sia particolarmente sensibili. Il lato debole dell'operazione sta nella ripetitività di alcune situazioni: la parte centrale tra un taglio della mano e un'eviscerazione tende ad essere tirata per le lunghe, per fortuna l'epilogo, apprezzabile a patto di amare e comprendere un certo tipo di comicità nipponica, permette a "He never dies" il raggiungimento di un risultato accettabile.