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GOOD NEIGHBOURS regia di Jacob Tierney

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  10/10/2013 11:30:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è la cameriera con la passione dei gatti, il belloccio paralitico dall'atteggiamento enigmatico, quindi l'ingenuo maestro elementare.
Vicini di casa, a formare un triangolo che resta black comedy solo negli intenti scivolando ben presto in un thriller di rango tutt'altro che elevato.
Colpa di una sceneggiatura stesa maluccio, con un'interazione tra i personaggi spesso ripetitiva che tarpa le ali alla pellicola nonostante l'impegno profuso dagli attori. Ad onor del vero Scott Speedman con sorriso ebete perennemente stampato in faccia non riesce a sfumare come dovrebbe, molto meglio Emily Hampshire e soprattutto Jay Baruchel.
Il materiale per sfornare qualcosa di buono non mancava a partire dall'idea del serial-killer, però quando i colpi di scena giungono così prevedibili ed il finale viene costruito come peggio non si poteva resta davvero poco con cui consolarsi. La tensione è poi praticamente assente, Jacob Tierney come non bastasse gira quasi sempre in interni in modo anonimo, quasi distaccato, affronta gli snodi cruciali senza incisività dimenticando di dare giusto rilievo ai misteri che i protagonisti celano dietro una facciata di ordinaria convivenza condominiale.
Addirittura la colonna sonora sembra essere buttata a casaccio. In definitiva più surreale (nell'accezione negativa del termine) che comico o dark, difficile dire quali fossero le intenzioni di partenza, di certo Tierney non verrà ricordato per questo suo lavoro.