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MILANO: IL CLAN DEI CALABRESI regia di Giorgio Stegani

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8 / 10  26/02/2013 19:32:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noir di produzione italiana anomalo ma significativo. Un mix tra caccia all'uomo e contaminazione di una città (Milano), diretto con mano sicura da Stegani e sceneggiato dallo stesso con Camillo Bazzoni, di cui è doveroso ricordare "E venne il giorno dei limoni neri". Ottimo Sabato, espressivo più del solito e ben doppiato; e strepitoso Capponi, tutto sigaretta e impermeabile, nei panni del commissario di turno, stile "I ragazzi del massacro" di Di Leo. Una sceneggiatura piacevole e dinamica, che si rifà ovviamente al "Clan dei Siciliani" di Verneuil, ma al tempo stesso si italianizza per via delle incursioni noir scerbanenchiane del genere e per il tema della prostituzione, molto ben evidenziato dallo scrittore italo-russo in opere come "Venere privata" e in alcuni racconti della raccolta di "Milano calibro 9". La regia è come ribadito efficace e sobria; il montaggio fa il suo dovere tenendo incollato lo spettatore per un ora e mezza. Che dire! A me è piaciuto. Non è Di Leo. Non è nè noir puro ne poliziesco stile "Milano trema" di Sergio Martino: è un bel film, piacevole e anche particolarmente emozionante in più scene. Consigliato.