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VIVA LA LIBERTA' regia di Roberto Andō

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  08/10/2013 14:16:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il momento politico della nostra Italietta è notoriamente squallido, Andò lo inquadra evitando di esasperare i toni ricorrendo a tocchi elegantemente critici.
La storia è simpatica : un segretario di partito si eclissa riconoscendo la propria incapacità nel condurre un elettorato sempre più insoddisfatto; per tappare l'incresciosa falla viene interpellato il gemello, un bizzarro filosofo cui non è stato risparmiato nemmeno il manicomio. Inutile dire che sarà un successo, mentre il politico (di professione) in autoesilio si strugge osservando da vicino un passato mai così affascinante, e il suo alter ego (per scherzo) riporterà entusiasmo e idee rilanciando la credibilità del partito.
Il grigiore della politica odierna, l'artificioso "buon costume", l'ipocrisia delle lotte regolarmente confluenti in un "non facciamoci troppo male", vengono spazzate dall'irruente freschezza di questo personaggio. Schietto ed umano penetrerà nel cuore della gente, per nulla spaventato nel mostrarsi senza filtri, quindi adatto a sovvertire le regole di una marmaglia non più all'altezza del compito. La qualità, non solo dialettica, spazza ogni orpello superfluo, a partire dalla smania di apparire che ha offuscato i cervelli dei politicanti moderni limitandoli a figure buone per un'esibizione in discutibili salottini televisivi.
Solita gigantesca prova di Toni Servillo nel doppio ruolo dei fratelli agli antipodi, altrettanto bravo Valeria Mastandrea che lavora mirabilmente in sottrazione ansiolitica. Non proprio azzeccato il personaggio di Danielle (Valeria Bruna Tedeschi) anche se importante per richiamare alla vita e all'ardore giovanile il politico in fuga.
Un film semplice e profondo, perfetto nel mettere a nudo una politica in cui la volgarità la fa da padrona ed in cui a vincere è spesso l'urlatore più prepotente. Andò offre una via d'uscita senza ricorrere a estreme rivoluzioni, basta un po' di sensibilità e di amore per il prossimo al fine di ridestare un popolo ormai (mal)educato a chinare la testa davanti le continue bassezze ordite dalla casta.