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LANTERNE ROSSE regia di Zhang Yimou

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david briar     9 / 10  30/04/2012 13:47:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Purtroppo è una femmina,non serve a niente."
Basterebbe questa frase di un dialogo del film a far capire perché sia stato censurato e proibito nel suo paese d'origine,la Cina,paese che in effetti non esce benissimo da questo film.

E' un film che parla della subordinazione delle donne in quel paese,di come siano trattate come persone di seconda scelta,costrette spesso a vivere una vita che non hanno scelto,una vita che non vogliono vivere.E in una simile vita,le uniche cose che rimangono per loro sono le lanterne,l'unica ragione che le consuma e le ossessiona,per le quali ricorrono a complotti impensabili e anche pericolosi,in modi francamente insostenibili.

E' un film sulla perversione del potere,sulle doppie facce indossate dalle persone,sul potere sempre presente,non rappresentato esclusivamente da una persona(geniale in questo senso l'idea di non riprendere mai chiaramente il padrone),un potere che modifica i caratteri e incattivisce le persone,che provoca solo danni.

Magistrali fotografia , regia e scenografia,soprattutto per l'importanza che danno al colore rosso(che sta ad indicare la passione e il sangue del parto,e penso anche tante altre cose) e all'architettura delle case,che danno un senso di oppressione e fanno sentire lo spettatore dentro la storia,sembra di essere lì di fronte a guardare quello che avviene.

Straordinario il sonoro,per il disturbo e la dolcezza che riesce a creare insieme,alcune canzoni malinconiche funzionano un po' d'avviso a quello che succederà,sembrano essere la calma prima della tempesta.

Brava Gong Li,anche se ho preferito He Caifei,maggiormente incisiva e bella.

Un film bellissimo,interessantissimo,da vedere e da capire.

Il finale inizialmente mi ha lasciato perplesso,comunque è riuscito,fa capire la continuità di queste vicende,e fa riflettere sulla sorte della protagonista.

Segue spoiler:
"Accendete, spegnete, coprite!! Che mi importa di queste lanterne! Quello che so è che qui, in questa casa non ci sono esseri uomani, ma topi... gatti... cani... ma esseri uomani di certo no!!"
La protagonista vaga per il cortile della casa,ormai pazza.Ma non è forse meglio così per lei,piuttosto che continuare una vita come quella,come dice diverse volte nel film?Piuttosto che diventare un "animale",come stava diventando,preferisce uscire da quella vita,e restare un essere umano.Un finale triste,si,ma secondo me meno di quanto possa sembrare.Fa pensare che la pazzia sia preferibile ad una vita del genere..