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DEAD IN TOMBSTONE regia di Roel Reiné

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  20/11/2013 11:54:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ormai da tempo va di moda contaminare il western con i generi più disparati in improbabili crossover che solitamente hanno generato frutti modesti. Tra questi si può annoverare "Dead in Tombstone", mix tra mito della frontiera e resurrezioni luciferine in cui il fuorilegge Guerrero De La Cruz, dopo una rapina, viene ammazzato dal fratellastro e dai membri della sua banda. Stretto un patto col diavolo tornerà dalla tomba per vendicarsi, gli saranno concesse 24 ore per sterminare gli ex-compari.
L'idea di avere sotto mano Danny Trejo e Mickey Rourke in un solo botto è invitante, ed in effetti i due sono tra le isolate note positive; per quanto poi il caratterista baffuto si limiti ad un ruolo simile a quello di "Machete", mitigato però sensibilmente negli aspetti più sanguinari.
Rourke invece, sempre più gonfio e deformato, è il perfetto freak che nei panni del demonio si diverte un mondo a torturare ed osservare come il suo "cliente" si affanni nel vincere la scommessa con lui stipulata.
Lo script è di quelli ultralineari su un argomento "vendetta+patto col diavolo" già di per sè abusatissimo, a ciò si aggiunga la presenza dietro la mdp di Roel Reiné, il cui pietoso curriculum dice già tutto. Ed in effetti tra centinai di ralenti e una fallimentare ricerca di virtuosismi fini a loro stessi il tipo conferma di capirci poco.
Per fortuna l'azione è praticamente incessante e quindi non ci si annoia, purtroppo però l'assenza di ironia e l'incapacità di prendere le distanze da una sceneggiatura fiacca condannano a sicuro anonimato la pellicola.