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THE GREEN INFERNO regia di Eli Roth

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Invia una mail all'autore del commento cash     2 / 10  09/02/2016 12:30:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Green Inferno, frutto del più grande equivoco horror di tutti i tempi: Mr. Eli Roth. Tralasciando il film nella sua completezza (davvero ingiudicabile), la pellicola ci regala nel solo volgere di un quarto d'ora due sciene indimenticabili: c'è la ragazza che ha visto un suo compagno magnato vivo dalli cannibali, si prende male, le viene un attacco di sciolta, si mette in un angolo della gabbietta di bambù, squirta *****, i compagni si schifano peggio di quando si son goduti lo spettacolo dell'amichetto arrosto. Bonus sciena: gli indigeni che si tappano il naso per la puzza. Seconda sciena, e qui voliamo davvero alto. La suddetta spargitrice di ***** si riprende un attimo, mentre i gentili cannibali danno da mangiare al gruppo, gentilmente, del pollo in brodo. Che potrebbe essere pure altro, ma non è questo il punto. Lei rinuncia perchè "sono vegana", e dopo cinque minuti giustamente si uccide dagliandosi la gola. Il gruppo cade in stato di sciòch e mentre qualcuno cerca di capire perchè la poveretta ha fatto quello che fatto, sentiamo provenire da fuori campo un "shiach shiach shiach" molto noto ai maschietti. Ed è così: il rumore è proprio di uno dei prigionieri che SI FA UNA SEGA esalando "La violenza è un modo per scaricare lo stress". Genio. Bonus sciena: i ragazzi cacciano nello stomaco della diluviatrice escrementale morta la loro scorta di erba, così i cannibali quando la mettono in forno si fumano tutto, diventano deboli, abbassano la guardia e poi boh, perchè non divenano deboli e non abbassano la guardia manco per niente, mettono nel menù uno dei prigionieri e lo degustano con una certa nobiltà d'animo. DOUBLE GENIUS.