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ASSALTO A WALL STREET regia di Uwe Boll

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  16/01/2015 12:00:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film interessante e provocatorio seppur semplicistico come nelle corde di Uwe Boll, questa volta alle prese con la crisi economica negli U.s.a.
C'è da dire che tra decine di progetti imbarazzanti ogni tanto il bizzarro tedesco centra il bersaglio e "Assalto a Wall Street" fa parte dell'esigua schiera, mettendo alla berlina speculatori finanziari e i piani di salvataggio grazie ai quali le banche e gli istituti di credito continuano ad operare (leggi rubare) impuniti nonostante sia palese il danno cagionato a un impressionante numero di onesti risparmiatori.
A questi ladri legittimati decide di fargliela pagare Jim Baxford, compassato portavalori a cui il mondo crolla addosso per la mancanza di denaro.
Le cure mediche per la moglie malata sono molto costose ma Jim può contare sul lavoro e su un gruzzolo accumulato negli anni. Peccato che lo stipendio non basti e i risparmi spariscano fagocitati da un'infame manovra finanziaria. Senza più nulla da perdere l'uomo si trasforma in un killer spietato, andando a colpire quel sistema menzognero causa di ogni sua disgrazia.
La grana è grossa, la trama è lineare senza sfumature, il protagonista (Dominic Purcell) è inespressivo, però la pellicola fomenta partecipazione nel seguire la discesa agli inferi del protagonista. Anche perchè Boll non ama addolcire la pillola, mostra un giustizialismo feroce e in un certo qual modo sedizioso che non può lasciare indifferenti.
Nel finale la trama diventa inesistente riducendosi ad una sequenza di delitti, giungendo ad una chiusura tanto improbabile ed estrema quanto assolutamente in linea col pensiero di Boll, che, se mai ci fossero stati dubbi, non è difficile capire per chi faccia il tifo.