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LINCOLN regia di Steven Spielberg

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Thorondir     6½ / 10  15/03/2016 18:08:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spielberg come sempre tende a sbrodolare nel patriottismo più facilotto e lo fa anche con Lincoln, dove porta sul grande schermo uno dei momenti più importanti per lo sviluppo della nazione americana. Il film vive di alcune cose imprescindibili: le interpretazioni attoriali (Day Lewis monumentale come sempre) e ottimo anche Lee Jones e si avvale di una scenografia e quindi di una ricostruzione storica, che come sempre con Spielberg è attenta ai minimi dettagli e realistica. Tutta la vicenda storica è quindi trattata molto puntigliosamente, ma il vecchio vizio di dover per forza "celebrare" e non solo narrare è insito in Spielberg e non può farne a meno. La realtà dei fatti ci dice come sul tema ci fossero molte più divisioni di quante il film ne mostra, perchè sembra che i repubblicani erano a favore dell'abolizione e i democratici contrari. Diciamo che la realtà era un po' più complessa. Ma il grande difetto del film è il suo essere verboso fino allo sfinimento e le parole non riescono a rapire lo spettatore, perchè la vicenda è nota e il finale anche. Due ore e mezza che si perdono e che spesso di avvitano su loro stesse producendo una sequela infinita di nomi e risvolti che ammorbano il film all'inverosimile. A ciò si aggiunge la scelta (per carità elegante) di girare quasi tutto in interni, a mo' di noir anni '40, ma seppur la regia risulti classica e delicata nei suoi movimenti di macchina (trionfano i primi piani) il film si perde nel suo voler ricalcare la politica. Ed ecco che nonostante i nomi in campo, nonostante la ricostruzione e l'atmosfera, nonostante chi c'è dietro la macchina, Lincoln alla fine risulta un sublime esercizio di stile dai tratti profondamente noiosi.