elio91 5 / 10 16/01/2013 15:33:43 » Rispondi Per Steven Spielberg Lincoln è come un papà, ha dichiarato in un'intervista recente. Non dovrà sorprendere quindi se il suo biopic sul sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America si sofferma ad inquadrarlo nella vita privata, con i figli, la moglie. Anche con i difetti di marito, perché no. Ecco, qui viene stoppata clamorosamente la disamina psicologica di Lincoln nel film. Il resto? Una tronfia epica politica, con qualche piccola ambiguità disseminata tanto per non renderlo uno spot di propaganda USA, in cui Abraham Lincoln diviene un semi-dio illuminato che porta pace e libertà ai negri. Mi dispiace, non lo accetto. Non lo accetto nel 2013, non lo accetto soprattutto da Spielberg che oltre all'aggravante di rendere favolistica e buonista una storia lordata nel sangue, tace sul razzismo di Lincoln spesso con intenti ruffiani mostrandoci persone di colore commosse o sullo sfondo con musichetta di John Williams oramai senile che compone la stessa tiritera da anni, peraltro bruttarella forte. Lincoln il buono e giusto liberatore del popolo di colore con l'emendamento contro la schiavitù; ma non è cosi semplice come la fa Spielbergone. Che allora doveva tirare fuori gli attributi, come aveva fatto sporcando le mani di Eric Bana in Munich, come aveva fatto con Schindler che inizialmente altro non era che un dongiovanni impenitente che a tutto pensava tranne che agli ebrei. Facile mostrare il protagonista in famiglia in modo esplicito e nel quotidiano ma tacere con ammiccamenti o giochi di parole sul lato politico, senza peli sulla lingua solo quando si parla di comprare i voti, spingendo verso il Liberatore delle genti. Suvvia...
Come se non bastasse, il film è veramente ma veramente noioso. Racconto che vuole essere corale, intensamente politico (questo si), non lesina nella ricostruzione storica e dei costumi dell'epoca. Perché inutile dirlo avrei messo anche più della sufficienza se fosse stato il "solito" Spielberg: tronfio, bugiardo o favolista che dir si voglia, ma almeno un piacere da seguire. Con Lincoln conferma di essersi quasi del tutto cotto dopo lo scempio di War Horse, risollevandosi appena appena: due ore e mezza interminabili, piene di scontri e che sembrano una lezione storica con l'aggravante di non scavare psicologicamente in nessuno dei personaggi ivi rappresentati, protagonista in primis.
Si salvano del tutto solo le interpretazioni e nemmeno tutte. Daniel Day-Lewis, naturalmente, che conferma di essere il più grande attore vivente; in originale viene resta ogni sfumatura della voce, in una prova attoriale camaleontica che pare voler essere l'esatto opposto di quella in Gangs of New York: paragone interessante se poi notiamo come Bill il macellaio fosse il rovescio della medaglia del Lincoln mostrato in questo film... Tommy Lee-Jones poi gli tiene testa con un ruolo secondario, paradossalmente risultando un personaggio molto più credibile sulla carta di tutti gli altri. Sally Field brava anche lei. Del tutto inutile la presenza (?) di Joseph Gordon-Levitt che mi pare di aver intravisto, ma ancora non ho capito quale fosse il suo ruolo.
12 nomination agli oscar non sorprendono, probabilmente li vincerà tutti. Agli americani continuano a piacere le favole. Per me questo tipo di cinema oggi più che mai è improponibile. Forse Spielberg è bene che pensi al pensionamento arrivato a questo punto...
paul 24/01/2013 21:50:34 » Rispondi Se Lincoln dovesse vincere l'Oscar più importante, ovvero quello di Miglior Film, sarebbe veramente un passo indietro per il famoso premio americano che perderebbe davvero quel prestigio che ultimamente si era guadagnato (vedi vittorie di "Non è un paese per vecchi" e "The Artist").
Credo che quella statuetta non la vincerà. Farà incetta magari di altri premi, ma non quello.
ferro84 18/01/2013 10:02:59 » Rispondi Dai è uno dei prodotti più schifosamente acchiappaoscar dai tempi de "Salvate il soldato Ryan"! Io mi rifiuto di andare a vederlo, anche perchè Spielberg è un grandissimo cineasta nella forma ma i suoi contenuti sono sempre convenzionali. Quindi un film convenzionale su un personaggio idealizzato non può che uscire fuori quello che hai detto.
Solo Daniel Day-Lewis poteva essere un'attrattiva ma ammetto candidamente che non sia sufficiente. Per i grandi registi popolari il coraggio è poco, mi è bastato quel pallosissimo J.Edgar di Eastwood per farmi capire che è meglio stare alla larga!
paul 24/01/2013 21:53:16 » Rispondi Condivido. Inizialmente Spielberg era coraggioso, piuttosto liberal. Ma quando si mette a fare film acchiappaoscar è rivoltante.
Ad ogni modo quello che realmente conta, vedi il mio quote ad Elio, è l'Oscar più importante, ovvero la categoria "Miglior Film".
Dovesse vincere quello, sarebbe grave. Ma ai Golden Globe, che è l'anticamera degli Oscar, si son ben guardati dal darglielo.
elio91 24/01/2013 23:23:22 » Rispondi Boh, l'academy sembra aver perso completamente la bussola. Un film non puoi premiarlo per ciò che vorrebbe rappresentare ma anche per tutto il resto: e Lincoln è davvero pesantissimo, senza alcuna emozione, pedante. Non capisco il titolo prima di tutto, visto che Lincoln è si il protagonista ma ci viene narrata una parte (fondamentale) della sua vita (la fine, praticamente) ma... il motivo e il perché mi restano ignari. Dopo War Horse aspettavo Spielberg al varco con molto scetticismo e, comunque sia, un biopic costoso su Lincoln poteva essere un rilancio... invece mi spiace constatare che mi pare ormai sia un regista che non ha più nulla da dire e soprattutto non sa più come dirlo. Poi forse sono cattivo io, aspetto di sentire altri pareri visto che la critica americana e in parte le recensioni lette lo osannano. Per me non ha senso...
paul 24/01/2013 23:45:14 » Rispondi Io comunque non credo vincerà l'oscar.
elio91 24/01/2013 23:48:53 » Rispondi Non lo credevo nemmeno io ma qualcosa mi dice che invece vincerà miglior film.
elio91 18/01/2013 10:55:21 » Rispondi L'idea che mi sono fatto è questa, ne avevo avuto un forte presentimento già dal trailer. Peraltro devo fare una distinzione: a me "Salvate il soldato Ryan" pur nella sua (spesso accentuata) retorica da due soldi è piaciuto molto, ha un coinvolgimento pazzesco e tecnicamente sono tre ore che ti stendono girate da Dìo. Questo Lincoln vuole aderire al reale ma non ci riesce, sono due ore e mezza di accesi scontri politici. Se il film si fosse chiamato in altra maniera forse avrebbe giovato. Per non parlare di personaggi messi lì a caso come Gordon-Levitt... davvero, 12 nomination incomprensibili. Day-Lewis e Tommy Lee Jones esclusi. è assurdo nominare Spielberg alla regia ed ignorare Tarantino. Per non parlare di Williams che qui è completamente assente.
ferro84 19/01/2013 13:16:51 » Rispondi Su Tarantino mi riservo di vedere Django per giudicare, però apro una parentesi su quanto uno stile cinematografico molto personale possa avere il premio per essere il migliore.
Cioè Tarantino è Tarantino e non si discute, il suo modo di fare cinema ha fatto scuola, però si è ritagliato un genere che applica il Pulp a tutte le declinazioni cinematografiche.
Non riesco a vederlo come un regista completo che sappia mettersi a servizio di una storia, geniale sicuramente ma non completo. Diciamo che non posso dire se sia capace o meno per il semplice motivo che non l'ha mai fatto. La sua mano è troppo invadente o caratterizzante, dipende dai punti di vista, ad ogni modo la non candidatura all'oscar è comprensibile.
elio91 19/01/2013 13:49:29 » Rispondi Hai ragione. Il fatto è che non mi sorprendo se Spielberg viene candidato all'oscar in "Salvate il soldato Ryan" perché tecnicamente è mostruoso... ma allo stesso modo, per me la sua regia in Lincoln è francamente insostenibile. Accademismo da vecchia scuola ma senz'anima e quasi spento, un film che chiunque poteva fare: dov'è finito lo Spielberg che racconta Munich col tono di un thriller vecchio stampo? Eppure il film è di qualche anno fa. Poi qui entra in gioco cosa rappresenta in realtà l'oscar, il premio da sempre più sopravvalutato: un tempo premiavano i Fellini ripetutamente, oggi Tarantino o Lynch nemmeno una candidatura. Il cinema mainstream è il massimo per l'academy, specie se americano: è un miracolo che Haneke abbia ricevuto 5 candidature.
elio91 19/01/2013 14:00:38 » Rispondi Certo, pensare che in fondo anche Tarantino è forse più seguito di Spielberg oggi come oggi, quindi ci sarebbe da discutere su cosa è il mainstream in America. Però il suo cinema ancora risulta indigesto, non a caso Cannes lo premiò con Pulp Fiction scatenando un putiferio, e parliamo di uno spartiacque della storia del cinema piaccia o meno.
Sta di fatto che sinceramente preferisco un cinema càzzeggione e senza alcun messaggio però costruito secondo un proprio stile che un kolossal assemblato per vincere statuette che sfrutta un tema politico senza dire in realtà niente di niente e basato sull'artificio totale dei sentimenti e dell'epica storica.
La Bigelow se possibile è pure peggio: The Hurt Locker è l'esempio lampante della direzione presa dagli oscar, oggi più che un tempo sfacciatamente americana. Film non brutto ma come tanti. Cerco di non partire prevenuto ma anche il suo nuovo lavoro mi pare proprio cavalcare l'onda del sociale USA, addirittura con uno spot magari pro-tortura da quel che si dice. Insomma, sarebbe l'ora di dare agli oscar l'importanza minima che meritano in confronto ad altri festival di cinema molto più equi (se esiste l'equità) e autoriali. L'oscar ormai pare una succursale della casa bianca.
Lucignolo90 24/01/2013 17:29:40 » Rispondi Io ancora mi devo riprendere da The Hurt Locker che vinse al posto di Inglorious Bastards.....il bello è che il film di Tarantino fece sempre da terzo incomodo (mentre per me era nettamente il migliore dell'anno) a film come The Hurt Locker e Avatar....
Cioè come a dire ci sono questi due film che si contendono l'oscar punto (Manco fossero stati Apocalypse Now e Taxi Driver)...poi si.....ci sarebbe pure questo di Tarantino.....ma è Tarantino dai......film personali...etc etc...
Ecco perchè non gli faranno mai vincere Film e Regia ma al massimo gli ridaranno oscar alla sceneggiatura...
MA...tornando a Lincoln....ne sento parlare ovunque non molto bene....immagino sarà già una bella pizza...ma considerando che Looper l'ho gia visto sul pc (e mi è piaciucchiato, non capolavoro come molti dicevano) e non avendo altri film in previsione da vedere....credo che andrò lo stesso a vederlo, magari come detto per DDL
elio91 24/01/2013 23:20:04 » Rispondi The Hurt Locker non è un pessimo film, ma un film come tanti. Di certo migliore di questo Lincoln. Non mi pronuncio su Bastardi senza gloria perché è il mio preferito di Tarantino e non sarei obiettivo...
Lucignolo90 26/01/2013 17:53:31 » Rispondi Appunto...un film normale...non da 7 oscar come ha ottenuto....cioè a mancanza di concorrenza a questo punto dalle a bastardi senza gloria le statuette....un film a ragione lodato da critica e pubblico....invece no......dividiamoli tra cameron e ex consorte i premi....
ferro84 30/01/2013 11:52:18 » Rispondi L'Oscar è il premio che Hollywood si attribuisce, quindi vincono i film hollywoodiani, lasciando le briciole agli altri. Poi le varie candidature ai soliti outsider o autori alla Haneke sono solo specchietti per le allodole, si sacrifica qualche premio a qualche grande autore per dare l'idea di una manifestazione cinematografica a tutto tondo ma il ragionamento che fa l'Accademy è lo stesso che si fa al Festival di Berlino o di Venezia quando si invitano le grandi produzioni americane, solo all'inverso.
kubrickforever 26/01/2013 12:58:06 » Rispondi Grazie Elio, mi hai evitato una fracassatura di maroni.
elio91 26/01/2013 13:10:08 » Rispondi Ahahahaha, prego! Poi non ci metto la mano sul fuoco che ti possa non piacere, ma per me è stata una rottura non indifferente. E si che avevo aspettative positive...
Kater 26/01/2013 14:46:00 » Rispondi Ma come si fa ad avere aspettative positive su questo film che già dal trailer sprigiona polpettoneria e retorica? Ne ho le tasche piene del rin********mento filomericano di Spielberg, forse lo vedrò in tele... forse.
elio91 26/01/2013 15:30:41 » Rispondi Io a Spielberg ho sempre concesso il beneficio del dubbio. "Salvate il soldato Ryan", ripeto, è un film che non mi stanco di rivedere eppure è tronfio già dal trailer. Non oso immaginare in italiano Lincoln come potrà rendere... ho sentito il trailer in italiano, una cosa da rabbrividire.