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ZERO DARK THIRTY regia di Kathryn Bigelow

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Manticora     7 / 10  12/02/2013 22:35:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente ZDT è un film necessario ma imperfetto, purtroppo la Bigelow non riesce a ripetersi al livello di Hurt Locker, i motivi sono molteplici. L'ossessione puramente americana per l'uccisione di Osama Bin Laden è il pilastro portante di cui Maya la protagonista cerca di annegare la frustazione ma soprattutto il desiderio di vendetta. Perchè di questo si tratta, gli USA vogliono VENDETTA per l'11 settembre, il problema è che questa sete di vendetta non ha limiti, il pretesto del complotto( perchè sfido chiunque a pensare ancora alla storiella degli aerei con dirottatori a bordo sia credibile nella sua dinamica), serve agli USA per pianificare una lucida strategia repressiva contro un nemico fondamentalmente risibile, che poteva usare armi di distruzione di massa, che non esistevano neanche. ZDT in questo mostra la lucidità e smisurata ferocia che anima i "buoni" che torturano e uccidono al fine ultimo di trovare Bin Laden. In questo certo la Bigelow non accampa scuse, e la dinamica dei fatti è semplice, la storia la fanno i vincitori, nel senso che la COSTRUISCONO AD USO E CONSUMO PER CONVINCERE CHE IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI. Ma il senso di ciò rivela solo l'insensatezza ma soprattutto l'inutilità di creare un nemico credibile per continuare ad alimentare la più micidiale macchina da guerra del mondo. Purtroppo la Bigelow è un AMERICANA, il suo problema è che non c'è la giusta critica nel film, certo 10 anni fa ZDT non sarebbe mai stato girato, perchè gli "eroi" non lo avrebbero permesso, eppure la Bigelow ha perso un occasione, fondamentale per essere obbiettivamente critica verso il suo paese e la sua politica estera, che sprecato risorse enormi verso un nemico creato a tavolino.
Comunque il film non merita tutti queste nomination, anche la Chastain non è che faccia gridare al miracolo come interpretazione, efficaci i personaggi secondari e molto buona la sceneggiatura, ottima la musica di Alexander Desplat che ad ottantanni suonati sforna score veramente coinvolgenti.
Alla fine il finale è meno importante di come ci si è arrivati a quel finale.