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BROKEN CITY regia di Allen Hughes

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Spotify     6½ / 10  12/08/2015 01:21:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto noir con un cast stellare. Sicuramente sa di già visto, la storia non è affatto originale ma tuttavia risulta essere un film molto piacevole. A sorreggere buona parte del lavoro ci pensa un Wahlberg davvero in gran forma, regala un prestazione davvero convincente, nonostante interpreti un personaggio parecchio stereotipato. Russell Crowe offre anch'egli una buona prova, anche se poteva venir sfruttato di più. C'è da dire però, che se il copione diceva di interpretare un sindaco criminale ed opportunista, lui riesce bene nell'intento. Anonima la Zeta-Jones. Un ruolo importantissimo lo giocano fotografia e location, le quali caratterizzano proprio il marcio che c'è attorno alla storia. Ci viene presentata l'altra faccia di New York, dove c'è crimine, corruzione e omicidi commessi senza scrupoli. Il tutto condito da una fotografia a tinte nero-grigio metallizzato, che tra le altre cose, rendono l'opera un autentico noir moderno. La regia di Hughes non è che sia eccezionale, però c'è una bella rappresentazione della vicenda, veniamo trasportati nei sobborghi più bui della "grande mela". Gran bella direzione degli attori, a i quali vengono fatti impersonare benissimo i diversi personaggi (anche se, ripeto, su Crowe si poteva puntare di più), di conseguenza buona la caratterizzazione psicologica e non di questi ultimi. Regna un'atmosfera molto malsana che tende a sottolineare come la faccenda diventi ogni minuto che passa più sporca. Bel ritmo, non ci si annoia mai, grazie soprattutto ad un grande Wahlberg e alla trasposizione della storia che è ben portata avanti. Il finale l'ho apprezzato, scontato si, però mi ha colpito ugualmente. Quella che manca un po' è la suspense, in molte sequenze dove dovrebbe esserci, ma non si avverte. La sceneggiatura non è gran che, cioè, non è che presenta falle o buchi di particolare rilevanza, però non è per niente innovativa, si tratta sempre della stessa storia dei politici corrotti e del detective frustrato che si mette ad indagare. Ci sono i soliti clichè. Colpi di scena molto prevedibili. I dialoghi per fortuna si salvano e c'è anche una buona stesura dei protagonisti. Buono l'impianto narrativo.
Hughes sicuramente ci mostra di come alla fine il crimine venga e debba venir sempre punito, e anche di come, un'uomo per raggiungere i propri obiettivi debbano fare dei grossi sacrifici.

Nel complesso un buon thriller, magari se fosse stato più singolare, ci saremmo trovati di fronte un gioiellino. In grossa parte lo promuovo.