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11 SETTEMBRE 1683 regia di Renzo Martinelli

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Niko.g     6 / 10  10/12/2015 16:34:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film racconta i fatti dell'11 e 12 settembre 1683, quando migliaia di uomini salvarono l'Europa dal rischio di diventare musulmana. A difesa del cristianesimo una guida militare, rappresentata dal re di Polonia Jan Sobieski e una guida spirituale: il frate friulano Marco d'Aviano (ben interpretato da F. Murray Abraham).
Sarebbe dovuto essere un kolossal, ma i mezzi economici non lo hanno permesso. Resta così il coraggio di Renzo Martinelli di cimentarsi con poche risorse in un film difficile, dove emergono i noti virtuosismi del regista lombardo, il quale non nasconde l'allusione agli attentati dell'11 settembre 2001 (anche se la controffensiva che liberò Vienna dall'assedio avvenne il 12 settembre, giorno in cui fu poi istituita la festa del santissimo nome di Maria).
Mentre alcuni passaggi della sceneggiatura sono carenti nel dare la giusta dimensione ai fatti, il regista infonde in alcuni momenti un opportuno manicheismo, a sottolineare la differenza tra l'universalismo cristiano e l'omologazione totalitaria degli ottomani, pervasi dall'idea di islamizzare il mondo con la violenza e trasformare le cattedrali europee in altrettante moschee (un vizio che risale al poco ricordato sacco dell'846).
Il personaggio di Marco d'Aviano è ben caratterizzato e incarna appieno quel profeta disarmato della misericordia divina che tanto impressionò Giovanni Paolo II.
Deludente la figura dell'antagonista Kara Mustafa, affidata ad uno spento Enrico Lo Verso: inespressivo, fuori fase e pessimo nel doppiare se stesso.
Nel complesso un film molto scenografico, con epiche scene di battaglia, ma anche un film tristemente attuale (all'epoca erano turchi ottomani, oggi terroristi musulmani), che ha il merito di far riflettere sulla matrice cristiana del nostro continente e che sprona gli Stati disuniti d'Europa ad unirsi in difesa della propria cristianità e della propria identità.

"L'Europa non c'è più. C'è l'Eurabia… L'Eurabia ha costruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha sostituito il termine «migliore» col termine «diverso-differente», s'è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non esistono principii e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato anzi criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio nome".
(Oriana Fallaci)