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CLOUD ATLAS regia di Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     9 / 10  21/01/2013 10:19:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ogni atto cinematografico. Ogni atto creativo. È inevitabilmente sempre un atto politico.

E i fratelli Wachowski sono l'emblema dello scrivere e riscrivere lo stesso cinema, opera dopo opera, attuando fedelmente il quanto mai attuale soverchiamento del sistema del potere sotteso alla potenza visionaria del credere.

Cinema rinascimentale Cloud Atlas, che si radica nei monologhi sontuosi, nell'abbattimento di ogni confine, imponendosi e commuovendo con incipit in sol minore nel silenzio di una soffitta come in una macelleria di corpi da spaccio e sapone.

E allora la lirica dell'inalienabile libertà urla, sfondando il silenzio, oltre le sbarre oltre catene di montaggio e montagne scardinando la comodità dell'obbedienza silenziosa.

E solo quando non si ha più nulla da perdere la lucidità uccide, in una vasca da bagno.

Ma la morte, non è la fine, è amore che sfonda il tempo, sinfonia di ceramica, passaggio di consegne interconnesso di singoli che fanno massa, gocce invisibili che fanno oceano, luci diradate in un buio imperiale che accecano, mandorle, che piangono.