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LA MIGLIORE OFFERTA regia di Giuseppe Tornatore

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marco86     9 / 10  29/01/2013 01:41:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
[non so se questo commento conterrà degli spoiler. è tardi, se mi viene sonno la faccio breve e non spoilero, altrimenti sì]

davvero notevole, una piacevolissima sorpresa.

tutto si gioca sulla contrapposizione Arte vs Realtà.
il protagonista (un magnifico Rush) vive chiuso nel mondo dell'Arte, con la quale sublima le sue pulsioni erotiche (non a caso, i quadri che colleziona sono tutti ritratti di donne).
le vicende del film lo portano ad aprirsi gradualmente alla Realtà, col risultato finale che la Realtà non può mai essere perfetta come l'Arte.
il colpo di scena finale, in tal senso, è poco verosimile, ma funzionale al significato del film.

lucidissima l'analisi psicologica del protagonista, col suo passaggio graduale dall'autismo all'Altro, dal controllo sull'oggetto amato (tenuto al sicuro in una stanza segreta della propria casa) all'abbandono totale ad esso (rappresentato esplicitamente dall'abbandono della carriera di battitore d'asta).

esteticamente notevole.
guardare Rush muoversi tra quelle opere genera di per sè piacere per gli occhi e lo spirito. la performance di Rush, chiaramente, giova non poco a tale piacere.
si potrebbero poi scrivere alcuni manuali sulla riflessione che il film offre sul cinema stesso e sull'arte in generale: ovvero, quella di essere finzione ingannevole (un ingranaggio), ma contenente qualcosa di autentico. non a caso, a fregare il povero Rush sono degli attori cinematografici.

in ogni falso c'è qualcosa di autentico.
già, perchè l'amore di lei per lui diviene autentico: "qualunque cosa accada, sappi che io ti amo".
ma la Realtà non permette di fissare l'attimo come l'Arte: quindi non si può bloccare il tempo nel momento di una dichiarazione d'amore o di un orgasmo.