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BENTORNATO PINOCCHIO regia di Orlando Corradi

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Peanuts02     2 / 10  29/08/2017 22:44:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il secondo film di Pinocchio che recensisco in questa serata, e se la versione di Benigni si poteva definire un film mediocre, qui ci troviamo di fronte ad un adattamento TRISTE, la tristezza resa film.
Innanzitutto è già un'idea del tutto insensata voler realizzare un sequel di Pinocchio. Pinocchio è una storia di formazione fortemente educativa, e ancora oggi conserva un bel po' di insegnamenti che farebbero bene anche a molti adulti.
I messaggi sono chiari: bisogna essere onesti con il prossimo, l'altruismo ti porterà lontano e 'egoismo ti renderà il cammino ancora più ripido, nella vita le scorciatoie non servono a niente perché l'unico modo di raggiungere i propri scopi è rimboccarsi le maniche e lavorare...
Tutti messaggi che Pinocchio impara bene e in modo anche molto drastico, ma li impara e alla fine viene giustamente premiato, passando così dall'essere un freddo pezzo di legno (simbolo della freddezza umana) ad un bambino vero in carne ed ossa.
Che senso avrebbe, quindi, inserire la """"clausola"""" secondo la quale per colpa della fantomatica "maledizione dell'omino di burro" (!maledizione" che il buon Collodi non avrebbe inserito nel romanzo neanche con un moschetto puntato dietro la nuca) Pinocchio rischia di tornare un burattino o addirittura un asino? E il film non sa nemmeno essere insensato nel modo giusto!
Perché?
Mi spiego. Pinocchio tornerebbe un burattino nel caso in cui iniziasse di nuovo a disubbidire a Geppetto e via dicendo. Ma alla fine viene sono incastrato dal gatto, la volpe, il robot e il carabiniere zombi! (Non posso credere di averlo detto...)
Quindi in teoria Pinocchio aveva buone intenzioni di carità. Certo, non ha fatto una buona cosa, ma non era mica colpa sua! Sta' maledizione mi pare un po' fiscale, non trovate?
E serve anche aggiungere che il gatto e la volpe sono riusciti a convincere Pinocchio a derubare la cassa della scuola fingendosi babbo natale dopo aver rubato la sua slitta? Ed è SPLENDIDO vedere che il film si preoccupa tanto per la povera gente "denunciando" la loro situazione, ma poi alla fine non ne parli più! Che fine hanno fatto quei bambini poveri? E chi lo sa, potrebbero essere anche morti e il film semplicemente si è "dimenticato" di parlare anche di loro.
La fata, d'altro canto, spunta fuori dal nulla vestita di rosa, bionda e con gli occhi verdi (quindi turchina quanto lo è Adolf Hitler) per avvertire Geppetto riguardo il pericolo che corre Pinocchio, ma dicendo di essere contenta che Pinocchio non sia lì a sentire. Ma diamine, se il bambino è in pericolo dovresti dirlo a lui per prima cosa, e non tenerlo segreto! Nemmeno Geppetto fa nulla per intimare il figlio, quasi come se si fossero tutti arresi davanti alla presunta fine del bambino.
Pinocchio corre a chiedere aiuto alla fata, ma la fata non è in casa (è partita per un viaggio di cui nemmeno ci dice molto. A questo punto per me può anche essere andata ad un'orgia in costume) e neanche il grillo parlante è da quelle parti. L'unico che lo può aiutare è il barboncino-mascotte della Mondo Tv (vera star del film) che chiama "Winter". Faccio notare come sia un nome tipicamente italiano ottocentesco!
E i deliri non sono finiti. Pinocchio accetta il passaggio di un gitano di nome Zingaro (mamma mia -_- ), chiede aiuto ad una veggente e non si ferma nemmeno ad ascoltare cosa ha da dirgli la donna (la furbizia proprio!), segue di nuovo l'omino di burro verso il paese dei balocchi commettendo di nuovo GLI STESSI IDENTICI ERRORI CHE LO HANNO FREGATO PRIMA TRASFORMANDOSI DI NUOVO IN UN ASINO!!!
Ma ci state prendendo in giro?!
Comunque non dura a lungo, dopo essersi unito al "cavaliere dei principi perduti" decide di sacrificarsi per salvarlo da alcuni briganti tornando ad essere un burattino (ma farlo tornare di nuovo un bambino no, eh?) e qui mi viene una domanda.
Su quale messaggio verte il film? E' evidente che si tratta di un prodotto destinato a bambini piccolissimi, e per questo è essenziale che si riveli almeno un prodotto educativo. E cosa insegna? Che bisogna aiutare i poveri? Eh... Alla fine neanche se ne parla più, i poveri servivano solo a giustificare il presunto "furto" di Pinocchio. Che l'onesta è l'unica strada? Forse, ma presto vedremo come finirà...
Finalmente Pinocchio raggiunge il Polo Nord. Ripeto: Pinocchio parte dall'Italia è un po' a piedi, un po' grazie a delle cicogne, raggiunge il polo...
Infatti Pinocchio crede che salvando Babbo Natale sarebbe tornato ad essere un bambino vero. Tenetelo a mente per dopo.
Pinocchio salva un cucciolo di orso polare caduto in un crepaccio ed entra nella capanna di Babbo Natale, tenuto prigioniero dal bizzarro quintetto di antagonisti.
Segue una scena d'azione piuttosto delirante, durante la quale altri due bambini diventati asini riescono a tornare alla normalità dopo aver mentito e detto che è stato l'orsetto a spaventare i cattivi
O.o
Ma siamo seri? Un film su Pinocchio che ci lascia passare come "azione da premiare" la bugia? Forse vuole premiare il fatto che abbiano dato il merito all'orso, ma comunque non si capisce affatto e a questo punto si può dire che il film non insegni proprio niente, visto che non riesce nemmeno ad inculcare i principi del romanzo su cui si basa.
A risolvere tutto è la fata (che stavolta si è vestita d'azzurro e ha cambiato le lenti a contatto, a quanto pare...), trasforma il gatto, la volpe, lo zombie e il robot in asini e l'omino di burro in un vero panetto di burro gigantesco.
Tralasciando la scena disturbante, la fata corre da Pinocchio complimentandosi e dicendogli che grazie al suo coraggio sarebbe stato premiato. Come? Con un nuovo amico, ovvero il barboncino Winter!
...
No, non potete fare sul serio. Pinocchio si fa un c**o così per raggiungere il Polo Nord, si sacrifica per salvare un altra persona e salva babbo natale, ma alla fine lo premi con un amico che aveva già prima del tuo presunto "intervento"? E poi gli altri due bambini vengono premiati immediatamente per aver detto una bugia?!?
Segue un'altro delirio al circo durante il quale Pinocchio torna un bambino vero, e vissero tutti felici e contenti...
No, aspettate! L'omino di burro trasformato in burro cade in mare e viene ritrovato dal prete che lo scioglie e lo usa per cucinare il pesce per il cenone di natale!
Ma quanto si può essere malati per scrivere una cosa del genere?!

Che dire, sto scrivendo praticamente un romanzo a parte per questa recensione! E' un film assolutamente pessimo, allucinante, cervellotico e da trip tossico. L'animazione è dozzinale, gelatinosa ed inespressiva.
Da vomito è dire poco