ilSimo81 6½ / 10 18/03/2013 16:25:20 » Rispondi Parafrasando la locandina: Dai produttori di "Paranormal Activity" e "Insidious" e dal regista di "L'esorcismo di Emily Rose" era lecito aspettarsi di più.
Ellison è uno scrittore in crisi, che cerca di colmare un vuoto creativo traslocando coi familiari (ma all'insaputa di questi) in una casa in cui, anni prima, si è consumato un orrendo crimine. Scenario macabro, ma ideale, per uno scrittore i cui libri cercano di dare risposta a sanguinari casi irrisolti. Il problema nasce quando compaiono dei vecchi, terribili filmati, le cui proiezioni aprono a Ellison oscuri scenari passati e al contempo aprono le porte della casa dello scrittore ad un orrore soprannaturale.
"Sinister" è un film a metà. Dal punto di vista narrativo, si divide idealmente in due metà qualitativamente differenti. Nella prima parte si introduce in maniera molto efficace l'inquietudine delle premesse e degli ambienti; nella seconda parte si perde quel senso d'angoscia con uno sviluppo che si banalizza, nelle spiegazioni e nella realizzazione. Dal punto di vista tecnico, si divide a metà tra pregi e difetti. Pregio principale è l'accattivante idea dei vecchi e inquietanti filmati, che costituiscono forse la parte migliore di un film comunque non innovativo. Difetto principale è una progressiva perdita di "credibilità estetica". Non convincente il personaggio del protagonista; non convincente il make-up; non convincenti gli espedienti "da spavento", sterili riempitivi che tentano di colmare un drastico calo di tensione. Finale mal gestito: prevedibile da metà pellicola, eccessivamente sbrigativo e condito da un'inquadratura conclusiva al limite del pateticamente imbarazzante.
Merita una visione, ma solo a patto che non si parta con enormi aspettative.