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SINISTER regia di Scott Derrickson

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Spotify     7 / 10  17/03/2018 02:20:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Onestissimo thriller di Scott Derrickson con protagonista il buon Ethan Hawke.
Il film non aggiunge nulla al filone del soprannaturale, il quale ormai ha detto tutto quello che doveva dire, però, il regista, riesce a confezionare un prodotto convincente sotto molti aspetti ed in più, partendo da una trama prettamente horror, gira una pellicola che, stilisticamente, si avvicina, appunto, molto di più, al thriller.
La storia è ambientata in una piccola città degli stati uniti e vede al centro della vicenda Ellison Oswalt, uno scrittore di romanzi basati su omicidi realmente accaduti. Ellison e la sua famiglia, composta da moglie e due figli, si trasferiscono in una casa dove, appena un'anno prima, è avvenuto lo sterminio della famiglia Stevenson. Il membro più giovane però, non è stato vittima del massacro, ma, è stranamente scomparso. Oswalt, il quale da diversi anni è caduto nell'anonimato dopo l'acclamato successo "Kentucky Blood", vede in questo caso la possibilità di tornare finalmente al successo e comincia a fare le proprie indagini. Una sera, lo scrittore decide di mettersi al lavoro e le cose sembrano prendere una svolta decisiva quando nella soffitta, Ellison scopre una scatola con dei filmini in super 8. Lo scrittore monta il contenuto sul proiettore ma quello vede è terrificante: ogni filmato, mostra l'omicidio di un'intera famiglia, tra cui, gli Stevenson. La cosa che però colpisce Oswalt, è la comparsa, all'interno delle pellicole, di una strana figura dall'aspetto inquietante, il quale, sembra aver a che fare con tutti i sanguinosi crimini. Ellison, che non crede al soprannaturale, comincia a ricredersi, quando, da quella nottata, ed in quelle successive, cominciano a manifestarsi inquietanti fenomeni e, la chiave di tutto, pare essere proprio la misteriosa entità protagonista dei filmati.
Il lungometraggio, come detto, è riuscito. Ovviamente non stiamo parlando di nulla di trascendentale, però, in mezzo a tutto il marasma di letame che il cinema di paura e suspense è riuscito a sfornare negli ultimi tempi, "Sinister" è un'opera che si eleva e non di poco.
Derrickson riesce a creare una storia che, nonostante non abbia molta originalità, intriga fin da subito, grazie anche ad un'atmosfera tetra ed un uso della tensione mai scontato.
C'è una buona caratterizzazione dei personaggi, o meglio, del personaggio, ovvero Ellison Oswalt. Questi, risulta credibile e si nota subito l'ostinazione che egli ha nel risolvere i casi degli omicidi di tutte quelle famiglie.
Il ritmo è dinamico, Derrickson racconta la storia con piglio diretto, pur non accelerando mai eccessivamente i tempi. Non si verificano grossi inceppamenti e la suspense è gestita con maestria, inserita dal regista ai momenti opportuni, con risultati soddisfacenti. Da sottolineare anche come, nonostante la pellicola sia girata tutta in una casa, l'attenzione non cali mai.
Come ho detto all'inizio del commento, uno dei motivi, a parer mio, della riuscita di questo lungometraggio, è stata l'abilità di Derrickson di riuscire a trovare l'alchimia perfetta tra l'horror e il thriller. Questo fa si che non esca un fuori un film scontato, ma bensì, una pellicola molto più misteriosa, dove si sviluppa un'indagine ben precisa, quasi da film giallo. Le venature horror sono ben bilanciate e non sono mai invadenti e prevedibili. Il director puntella la storia qua e la, con elementi soprannaturali, ma, fondamentalmente e, registicamente, siamo di fronte ad un'opera thriller.
L'atmosfera è davvero suggestiva. Ad avvalorare ciò, c'è una grandissima valorizzazione dell'ambientazione, ovvero la casa, dove tutto il film si svolge. Il luogo, infatti, è reso opprimente e tetro ed oltretutto, c'è una scurissima, e buonissima, fotografia, la quale accentua ancora di più questo aspetto. Tutto questo dunque, contribuisce a creare un'aura da brivido.
Ethan Hawke è bravo. L'attore tira fuori una performance di carattere. Per tutto il film Hawke è bello teso e riesce a mostrare bene come piano piano la situazione inizi a sfuggirgli di mano, influenzando, non poco, la sua psiche. Espressioni convincenti e discreta interpretazione dei dialoghi.
Niente male il soudtrack, ansiogeno quanto basta.
La sceneggiatura non è, invece, tra i punti forti del prodotto, ma, nel complesso, è dignitosa. Più che altro, non è che ci sono errori di narrazione o cose del genere, ma, piuttosto, sono presenti diversi episodi che si ripetono e qualche situazione un po' prevedibile. Per il resto, l'impianto narrativo funziona, i colpi di scena sono ben studiati e i dialoghi, anche se non sono niente di speciale, fanno il loro dovere. Magari poteva essere migliore la stesura del protagonista, ma va bene così.
Il finale è stata la cosa che mi convinto di meno ed è la causa che, secondo me, fa perdere punti al film. A dispetto della pellicola che fino ad allora, era risultata piena di trovate interessanti, ho trovato l'epilogo frettoloso, scontato e "tipicamente americano". Peccato.

Conclusione: un thriller/horror di tutto rispetto. Coinvolge, c'è tensione ed un attore protagonista calato bene nella parte. Naturalmente non parliamo di un capolavoro, ma questo "Sinister", un'occhiata la merita.