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PIRAMIDE DI PAURA regia di Barry Levinson

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stratoZ     6 / 10  02/11/2023 14:10:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un piccolo classico per bambini questa simpatica rivisitazione di Sherlock Holmes in età giovanile, che come dichiarato durante i titoli stessi non è la trasposizione di un romanzo di Conan Doyle ma è una sceneggiatura originale, al lavoro su questo film ci sono oltre che Barry Levinson alla regia anche Spielberg alla produzione e Columbus come sceneggiatore ed effettivamente la loro mano si vede tra un target abbastanza infantile/adolescenziale e delle reminiscenze dell'Indiana Jones al tempo di recente uscita e sulla cresta dell'onda.

Young Sherlock Holmes ha dalla sua delle suggestive ambientazioni della Londra vittoriana molto tendenti alla fiaba dark con una forte componente oltre che storica anche mistica, dei personaggi quantomeno istrionici e che si imprimono facilmente alla memoria dello spettatore - già Sherlock nella sua entrata in scena rende tantissimo l'idea del soggetto, stessa cosa lo svitato quanto bonaccione Waxflatter -

Lo svolgimento del film alla fin fine è molto lineare e con pochi sussulti, vi è la classica discesa e redenzione del personaggio fuori dalle righe che riuscirà ad ottenere una rivalsa e una riacquisizione dello status che stava via via perdendo, anche col cambiamento di idea del capo della polizia che fino a quel momento lo considerava una palla al piede.
Sul punto di vista prettamente "giallo" ovvero riguardo il mistero e l'enigma degli omicidi è poca roba, abbastanza prevedibile il colpevole anche se quantomeno il motivo di fondo riporta un po' di originalità nel contesto, per il resto l'influenza di Indiana si sente parecchio, dal personaggio stesso, avventuriero impavido con una forte preparazione intellettuale e quell'atmosfera a metà tra misticismo e realtà che pervade la seconda parte con buoni spunti e un po' di mitologia egizia che strizza l'occhio ai più appassionati.

Non sono andato matto per qualche sequenza eccessivamente bambinesca ma probabilmente è un mio problema considerato il tipo di film - tipo le visioni di Watson riguardanti i dolci, meh -

Per il resto funziona benino ma rimane un film tecnicamente modesto, qualche bella scena a lume di candela, templi mistici nascosti e vicoletti della metropoli vittoriana comunque contribuiscono a creare un'opera immersiva e coinvolgente, ma lo sconsiglierei ai maggiori di 16 anni, a meno che non abbiate voglia di farvi cullare da un po' di sana nostalgia.