InSaNITy 7½ / 10 10/02/2008 17:36:29 » Rispondi Un tantino troppo macchiettistico, ma ad ogni modo divertentissimo film sul (non pienamente riuscito) tentativo di emancipazione di un povero cristo meridionale che si rifugia al Nord per scappare dall'ossessivo e claustrofico controllo mafioso del suo microcosmo.
Nonostante lui ormai si ritenga un "metallurgico", una specie di redento, un eletto, una volta ritornato nella terra natìa (suo malgrado), la "meridionalità" che gli scorre nelle vene finirà per prendere di nuovo il sopravvento (suo malgrado), e scoprirà di non esser mai stato padrone del suo destino neanche al nord, ma sempre sotto il costante controllo dei fantomatici "cugini" sosia, quasi un simbolo delle proprio sovrastrutture mentali che difficilmente riesce a staccarsi di dosso.
Come la Wertmuller ha spesso saputo ben fare, il film tratta di argomenti piuttosto seri in maniera esasperatamente grottesca, sicuramente coadiuvata in questo da un Giancarlo Giannini per il quale gli elogi si sprecano. Mi è sembrato però che la trama si svolga in maniera molto frammentata, quasi "spezzettata"; nonostante non stanchi di sicuro, il film sembra durare 3 ore anziche' 1 e un quarto.