jack_torrence 7½ / 10 27/11/2012 17:23:46 » Rispondi Sembra la versione divertente, e francamente più riuscita, di "Somewhere" di Sofia Coppola (che pure vinse un Leone d'oro nel 2010). Roman Coppola parla di un adolescente fuori tempo massimo, che l'abbondanza in cui è cresciuto non soddisfa più, e che una delusione d'amore spinge a un riscatto e a una vita più autentica. Coppola ha uno stile vicino a Wes Anderson, con cui ha collaborato in passato, e a tratti ricorda anche il primo Allen. Cast importante (tra gli altri, spicca il solito Bill Murray), tempi comici perfetti, ritmo e invenzioni visive. Evidentemente autobiografico e irresistibilmente autoironico, l'alter ego del regista è il protagonista Charlie Sheen (non per caso, anche lui figlio d'arte).
Alla fine, ci si deve porre una domanda: il film è solo un divertissement che riguarda solamente una ristretta cerchia di privilegiati (e allora, che valore ha?), o invece quello di Charles Swan è un ritratto, sotto particolare specie, in cui molti uomini possono rispecchiarsi, indipendentemente dal "ceto" di appartenenza? Propendiamo per questa seconda ipotesi.
Un film potenzialmente di culto, perché è ricco di scene divertenti e memorabili; gli manca solamente un respiro più autonomo e libero dall'ombra del cinema di Wes Anderson, o del "Broken flowers" di Jarmush cui pure rimanda.