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QUARTET (2012) regia di Dustin Hoffman

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  08/02/2013 19:16:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono certo un amante del melodramma nè del cinema tipicamente inglese, ma devo ammettere che Quartet rispecchia - nei dialoghi e negli interpreti - le mie aspettative. E' insolito vedere Hoffman dietro la macchina da presa con una commedia che può ricordare il George Cukor degli ultimi anni o il cinema leggero di Mike Lewell. Il film è delizioso sia come inno alla vita che come riflessione sullo stato di un'Arte troppo spesso inglobata in un palcoscenico. Beetlam House è non a caso la Villa Arzilla del caso, e si respira tuttavia un clima di strana eternità, un pò come Hogwarth School nella saga di Harry Potter. Non a caso a farla da padrone c'è proprio Maggie Smith, con la sua consueta immensa classe, affiancata dal redivivo Tom Courtenay, impagabile insegnante di musica e di strani melange tra opera lirica e rap (quello suggerito da uno studente in una sequenza esilarante).
Però d'accordo la vita va goduta fino in fondo ed è una parabola ingenua, che vive unicamente sui dialoghi e sulla bravura indiscussa degli interpreti. A volte questi vecchietti fanno un fracasso molesto, che non sembra contemplare la vita "oltre il loro giardino". Sono difetti che in fondo tolgono respiro a un'opera carina, dove la caricatura sembra l'arma spontanea per rasserenare il nostro animo di spettatori