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HOLY MOTORS regia di Leos Carax

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  22/08/2013 00:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che sara' mai Holy Motors per guadagnarsi quattro o cinque stelle (!) da tutta la critica internazionale? Dubito spesso dell'effetto duraturo di certe operazioni ( v. La fine che ha fatto il pur valido Mr. Nobody) tuttavia... saro' sempre grato al ritrovato Leo Carax per aver coagulato vero sangue con la cruda poesia. Mi basterebbe il doloroso commiato di un'anziano moribondo davanti alla sua giovane sposa (l'opposto affettivo del Tristana di Bunuel) per amare svisceralmente questo film. Oppure vedere in quel Quasimodo contemporaneo che rapisce modelle e profana cimiteri il plauso incondizionato di Victor Hugo, da lassu' magari...o intenerirmi davanti al breve incontro di due antichi amanti che si ritrovano come in un convenzionalissimo ma commovente tipico film sentimentale. Le storie finiscono dopo che sono cominciate, e viene da chiedersi se Mr. Oscar provi stanchezza per la sua empatia o solo per lo sforzo fisico di rappresentarle. Poi incroci il cinema di Kubrick e Melville, di Bunuel e persino Luc Besson, di Antonioni e Mamet, e ti domandi se questo film sia un capolavoro di espressivita' sociale o magari un velleitario, semplice (per quanto dadaista) tributo al cinema. Se dovessi affrontare un solo abbraccio prima della morte direi 10, altrimenti 7. Se tutto il pathos fa parte della finzione dello scherm(n)o, direi 6. Ma se dovessi giudicare la liberta' stilistica dell'intera operazione, la fotografia, l'incredibile prova camaleontica di Denis Lavant, sarebbe da 8. Salvo poi perdere tutto l'entusiasmo nel finale, dove il regista mostra il suo vero volto, all'insenga di una presunzione piu' irritante che eccentrica, piu' supponente che rivoluzionaria (4). E allora che dire? Si puo' credere a Melville, al Diabolik dei fumetti o ai Wachewsky piuttosto che al citazionista Carax? Eppure, dannazione, mi ha fregato, anche se non cambiera' la mia lista personale dei film dell'Anno (penso a Cronenberg, Wes Anderson, Tarantino, Assayas, Zeiths, su tutti la Bigelow) per parecchio tempo ho creduto di assistere alla "cosa" piu' dannata ed esauriente del decennio.