stefano76 9 / 10 10/01/2013 11:50:31 » Rispondi Il cinema è in fase terminale, come gli spettatori inermi che assistono al film nella sala cinematografica della prima sequenza? Il cinema è forse il protagonista stesso, che passa da un ruolo all'altro, ma senza più quella convinzione di una volta? Stanco, il cinema è diventato forse un lavoro, una serie di appuntamenti uno dietro l'altro, senza più nessuna scintilla, nessun guizzo?
Nella parte dello zio morente, il signor Oscar finisce la performance e si rivolge alla sua partner, ancora avviluppata dal proprio personaggio:"Io vado. Ho un altro appuntamento". In questa sequenza, quella passione per la loro arte diventa disperatamente tangibile, nello sguardo ancora ricolmo di lacrime della donna e nella titubanza nell'abbandonare il suo ruolo. Sono due eroi romantici e morenti, rassegnati. Stanchi. Ma ancora aggrappati a qualcosa, che forse non c'è più. Kyle Minogue, in una parte davvero riuscita, ha il compito di ricordarci con nostalgia quel qualcosa.
Questo film, secondo me, è una riflessione sul cinema magistrale, amara, struggente, appassionata e appassionante. E molto altro.