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L'ISOLA - SEOM regia di Kim Ki-Duk

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elio91     8 / 10  01/04/2011 20:31:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ferro3 sarà delicato e leggero,anni dopo; ma qui Kim Ki-Duk non fa sconti e tratteggia l'amore e la morte,legati indissolubilmente,in una maniera tanto cruda da far distogliere lo sguardo.
Non c'è solo violenza e volgarità,ovvio,vi sono alternati momenti di grande tenerezza e struggimento e poi il finale fa capire in pieno le potenzialità poetiche di questo autore tutto da scoprire.
Però indubbiamente Seom è una pellicola durissima,in alcuni frangenti mostra senza filtro cose che non mi sarei aspettato dopo aver visto il già citato Ferro3 ed essendomi fatto un'idea sullo stile del regista a questo punto totalmente sbagliata: l'equilibrio di amore e morte è bilanciato proprio da questo alternarsi di momenti dolci ad altri pungenti come ami da pesca (chi ha visto o vedrà il film capirà subito) in cui l'amore è prima di tutto autopunizione verso sé stessi e poi aiuto verso la persona amata.
Bellissima l'ambientazione in bilico tra realtà e irreale in cui questa donna,di fatto motore di quest'isola perché senza di lei e la sua imbarcazione niente può muoversi,vende cibo e all'occorrenza il proprio corpo per le persone volgari che vanno a pescare o si trovano lì. L'idea di una fuga dal passato trumatico per lei e per il giovane di cui si innamorerà porta poi al criptico ma bellissimo finale orchestrato da Kim Ki-Duk: dopo aver visto l'amore come violenza e cura dell'amato (anche atto di suicidio e di suicidio del proprio sesso),l'amore è rifugio verso tutto un mondo che non va,verso un passato che non ci lascia. Perlomeno questo mi ha lasciato il film,e per quanto non esente da difetti di certo non lascia indifferenti per la potenza delle immagini,ancora una volta infatti le parole sono poche e in larga parte incredibilmente superflue.