Tom24 8 / 10 29/03/2008 19:00:13 » Rispondi Il film che ha fatto conoscere Kim Ki-Duk al mondo. Ancora silenzio e incomunicabilità, ancora la ricerca della donna come speranza di salvezza e redenzione (ma che porterà solo dipendenza e morte); gli uomini come pesci, feriti e rigettati in mare; il confine tra acqua e terra, fra morte e vita, fragile ed effimero. Come sempre un finale splendido ma anche piuttosto emblematico, con varie vie di interpretazione, ma questo è componente del fascino del cinema del regista coreano.